“Trapianto simultaneo di cuore e fegato a Torino: un caso unico con organi vitali ancora in funzione durante il trasporto”

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"Trapianto simultaneo di cuore e fegato a Torino: un caso unico con organi vitali ancora in funzione durante il trasporto" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2024 by Redazione

Primo trapianto di cuore e fegato in Italia: un’operazione straordinaria

È stato eseguito in Italia il primo trapianto di cuore e fegato, con entrambi gli organi mantenuti funzionanti al di fuori del corpo del donatore. L’intervento eccezionale, avvenuto due giorni fa, ha coinvolto l’ospedale di Cuneo per il prelievo e l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino per il trapianto.

Un trapianto speciale

Questo trapianto multi-organo è stato un evento significativo per la trapiantologia italiana. Ci sono state diverse peculiarità che lo hanno reso unico: la modalità di donazione, avvenuta dopo un arresto cardiaco, la distanza tra i due ospedali, le tecnologie utilizzate per la conservazione degli organi e il trasporto degli stessi. Gli organi non sono stati conservati nel ghiaccio, ma sono stati mantenuti in vita al di fuori del corpo del donatore, in una condizione simile a quella fisiologica.

La storia di una donatrice

La protagonista di questa vicenda è una donna di 62 anni della Valle Po, ricoverata a fine dicembre presso l’ospedale di Cuneo. Dopo essere stata dichiarata morta secondo i criteri cardiocircolatori, ha donato il suo cuore, il fegato e i due reni, che sono stati trapiantati su quattro diversi pazienti. Prima del prelievo, il cuore della donatrice è stato riattivato da un’équipe di cardiochirurghi torinesi e cuneesi. Successivamente, è stato preparato il fegato e sono stati isolati i reni.

Cuore e fegato “in vita”

A causa della tipologia di donazione e della distanza tra i due ospedali, è stato necessario utilizzare sofisticate macchine di perfusione per evitare danni agli organi durante il trasporto. Il cuore, in particolare, è l’organo più sensibile all’ischemia, ovvero alla mancanza di sangue. Per questo motivo, l’équipe di cardiochirurghi e cardioanestesisti torinesi ha utilizzato un sistema di perfusione ex-vivo Ocs per mantenere il cuore funzionante durante il trasporto da Cuneo a Torino. Una volta arrivato a destinazione, il cuore è stato trapiantato con successo su un paziente affetto da una grave malattia cardiaca terminale.

Anche il fegato è stato trasportato a Torino mantenendolo funzionante all’interno di una macchina di perfusione normotermica portatile. Successivamente, è stato trapiantato su una paziente affetta da cirrosi epatica complicata da epatocarcinoma. I due reni sono stati trapiantati su due pazienti iscritti in lista d’attesa per il trapianto presso il Centro trapianti di rene.

Questo primo trapianto di cuore e fegato in Italia rappresenta un importante traguardo per la medicina e offre nuove speranze per i pazienti in attesa di un trapianto. L’utilizzo di tecnologie avanzate per la conservazione e il trasporto degli organi ha reso possibile un intervento che in passato sarebbe stato impensabile.

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