Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La città di Trieste si prepara a un atto significativo per il tram di Opicina. Il sindaco Roberto Di Piazza ha dichiarato che il tram circolerà vuoto per dimostrare il suo funzionamento e sollecitare l’attività delle autorità competenti nel ripristino del servizio pubblico. Questa decisione arriva dopo otto anni di inattività, a seguito di un incidente avvenuto nel 2016. Attraverso questa iniziativa, Di Piazza intende mettere pressione sulle istituzioni affinché vengano effettuati gli interventi necessari per garantire la riattivazione del servizio.
La storia del tram di Opicina
Origini e rilevanza storico-culturale
Il tram di Opicina è una delle linee storiche di Trieste, in servizio dal 1908. Questo mezzo di trasporto non solo collega il centro città di Trieste con la località di Opicina, situata sul Carso, ma rappresenta anche un simbolo culturale e storico per gli abitanti e i turisti. La sua particolare trazione a fune e il paesaggio mozzafiato lungo il percorso hanno contribuito a renderlo un’attrazione turistica.
L’incidente del 2016 e la conseguente fermata
Il servizio di tram è rimasto fermo dal 16 agosto 2016, quando un incidente coinvolse due vetture in circolazione, nonostante procedessero a bassa velocità. L’evento è stato un duro colpo per il trasporto pubblico locale e ha dato avvio a una serie di misure di sicurezza imposte dalle autorità dei trasporti. Da quel momento, il tram è stato disattivato e sono stati richiesti ampi collaudi e interventi di modifica per poter garantire la sicurezza necessaria per la ripartenza del servizio.
La strategia del sindaco
Circolazione del tram vuoto: una scelta provocatoria
Di Piazza ha annunciato una misura controversa: far circolare il tram vuoto e sigillato per dimostrarne l’efficacia e la sicurezza. L’obiettivo è di mostrare che il tram funziona correttamente, senza passeggeri a bordo. Questo approccio, definito provocatorio, è stato concepito per far luce sulle resistenze delle autorità nei confronti del ripristino del servizio. Il sindaco ha fatto sapere di aver già stanziato circa dieci milioni di euro per interventi di ristrutturazione, inclusa la sostituzione della fune.
Risposta alle richieste delle autorità dei trasporti
Le autorità, in particolare l’autorità del ministero dei Trasporti, hanno avanzato richieste specifiche relative alla sicurezza del tram. Tali proposte includono la sostituzione delle ruote e dei freni, e la creazione di nuovi dispositivi di sicurezza. Di Piazza ha commentato che, a suo avviso, il tram non dovrebbe essere soggetto a regolamenti simili a quelli che riguardano treni ad alta velocità, causando una disparità di trattamento che lo ha portato a una lunga inattività.
Aspettative future
Rilancio del trasporto pubblico locale
L’intenzione del sindaco Roberto Di Piazza di far ripartire il tram di Opicina è parte di un progetto più ampio volto a rilanciare il trasporto pubblico locale di Trieste. L’amministrazione comunale punta a mostrare ai cittadini e ai turisti la funzionalità dell’infrastruttura e la bellezza del percorso, nonché a restituire un servizio essenziale alla collettività.
Comunicazione alle autorità competenti
La decisione di circolare il tram vuoto rappresenta un passo deciso di Di Piazza per stimolare un dialogo costruttivo tra il Comune di Trieste e le autorità nazionali. La speranza è che tale gesto serva a cambiare la percezione riguardo all’infrastruttura e a portare a una revisione delle normative e dei requisiti di sicurezza, consentendo così il ripristino del servizio di trasporto pubblico.
Trieste attende con interesse gli sviluppi futuri, nella speranza di vedere il tram tornare in funzione, contribuendo così alla mobilità e alla vivacità della città.