Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Truffa all’Inps: arrestato imprenditore agricolo e denunciati 1.228 falsi braccianti
Un’imponente truffa ai danni dell’Inps è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. L’inchiesta ha portato all’arresto di un imprenditore agricolo di Copertino, accusato di concorso in truffa ai danni dello Stato, e alla denuncia di 1.228 falsi braccianti. L’indagine ha coinvolto anche un consulente del lavoro e un coadiutore aziendale, entrambi indagati per le stesse ipotesi di reato. Inoltre, una cittadina colombiana residente in Italia è sotto indagine per il riciclaggio di ingenti somme di denaro.
L’indagine è partita da una verifica fiscale e ha permesso di smascherare la truffa che si è svolta nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023. La Guardia di Finanza ha potuto contare sul contributo della direzione provinciale dell’Inps di Lecce, che ha segnalato il raggiro. Grazie a questa collaborazione, è stato bloccato il pagamento di una somma di 800mila euro, corrispondente al presunto valore della truffa, che è stata successivamente sottoposta a sequestro preventivo.
Secondo le indagini, i 1.228 falsi braccianti avrebbero ottenuto in modo illegittimo indennità a sostegno del reddito, come disoccupazione agricola, malattia e maternità, per un totale di oltre sette milioni di euro. L’imprenditore agricolo arrestato è accusato di aver partecipato attivamente alla truffa ai danni dello Stato.
L’inchiesta ha anche portato alla luce un presunto caso di riciclaggio di denaro. Una cittadina colombiana residente in Italia è indagata per aver trasferito ingenti somme di denaro su un conto corrente in Spagna, denaro che potrebbe provenire da attività illecite.
Questa operazione delle Fiamme Gialle salentine dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le frodi ai danni dello Stato. L’arresto dell’imprenditore agricolo e le denunce dei falsi braccianti rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro la corruzione e la malavita organizzata.
La Guardia di Finanza continuerà a lavorare per individuare e perseguire coloro che cercano di sfruttare il sistema per ottenere indebitamente vantaggi economici. L’Inps, dal canto suo, ha dimostrato di essere attenta e pronta a collaborare con le forze dell’ordine per contrastare le frodi e tutelare i fondi pubblici.
È fondamentale che episodi come questo vengano portati alla luce e che i responsabili vengano puniti. Solo così si potrà garantire la correttezza e l’equità del sistema previdenziale e assicurare che le risorse siano destinate a coloro che ne hanno realmente bisogno.