Trump assume un ruolo di leadership, Vance critica l’Europa con fermezza

Il vice presidente JD Vance attacca gli alleati europei alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, criticando la censura e paragonando le attuali misure a regimi autocratici del passato.
"Trump guida il dibattito politico mentre Vance critica l'Europa con determinazione." "Trump guida il dibattito politico mentre Vance critica l'Europa con determinazione."
Trump guida il dibattito politico del 2025 mentre Vance esprime critiche incisive verso l'Europa

Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2025 by Giordana Bellante

Il vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha fatto il suo ingresso a Monaco in occasione della Conferenza sulla sicurezza, dove ha lanciato un attacco frontale agli alleati europei, paragonandoli a regimi autocratici del passato. L’evento si è svolto il 15 febbraio 2025, e Vance ha utilizzato un linguaggio provocatorio per mettere in discussione la libertà di espressione nel continente europeo.

Attacco agli alleati europei

Durante il suo intervento, Vance ha affermato: “E’ arrivato un nuovo sceriffo in città, Donald Trump“. Con queste parole, il vice presidente ha sottolineato la sua posizione critica nei confronti dei leader europei, accusandoli di temere la libertà di espressione e di sfuggire al confronto con i loro elettori. Ha paragonato le attuali misure contro la disinformazione sui social media alla propaganda sovietica, suggerendo che tali azioni siano un segno di debolezza democratica.

Vance ha citato eventi recenti, come il secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania, per evidenziare come alcuni funzionari stiano minacciando di annullare le elezioni. “Dobbiamo chiederci se rispettiamo gli alti standard appropriati”, ha dichiarato, ponendo interrogativi sulla salute democratica in Europa. La sua critica si è estesa anche alla censura, con riferimenti a episodi in Gran Bretagna e Svezia, dove manifestazioni e campagne contro l’Islam sono state oggetto di repressione.

Incontro con Alice Weidel

Oltre al suo discorso, Vance ha avuto un incontro con Alice Weidel, leader del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) e candidata cancelliere. Questo incontro si è svolto al di fuori della sede della conferenza, poiché l’AfD non era stata invitata all’evento. La scelta di Vance di incontrare Weidel ha suscitato polemiche, evidenziando le tensioni tra le forze politiche europee e quelle americane.

Nel suo discorso, Vance ha richiamato alla memoria i difensori della democrazia durante la Guerra fredda, mettendo in guardia contro le tendenze autoritarie che, a suo avviso, stanno emergendo in Europa. Ha affermato che i leader europei sembrano sempre più simili a “vecchi interessi” che temono il dissenso e cercano di silenziare le voci alternative. “Chiudere le serrande” ai punti di vista non ortodossi, ha avvertito, è un modo sicuro per minare la democrazia.

Critiche alla censura

Vance ha anche criticato i leader europei per aver “minacciato e bullizzato” le aziende di social media affinché censurassero la disinformazione. Ha descritto questa strategia come un ritorno a pratiche obsolete e oppressive, paragonandole a quelle dell’era sovietica. Il vice presidente ha esortato i partecipanti alla conferenza a riflettere su come la democrazia possa prosperare anche di fronte a opinioni divergenti.

Concludendo il suo intervento, Vance ha affermato che se la democrazia americana è in grado di resistere a dieci anni di critiche da parte di attivisti come Greta Thunberg, allora anche l’Europa dovrebbe essere in grado di affrontare le sfide poste da figure come Elon Musk. La sua affermazione finale ha ribadito l’idea che con la leadership di Donald Trump, un nuovo approccio è giunto in Europa, promettendo un cambiamento significativo nel panorama politico.

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