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Tumore al seno e lavoro: le sfide delle donne giovanili e il progetto TrasformAzione

Negli ultimi anni, è emerso un dato inquietante: sempre più giovani donne si trovano a fare i conti con una diagnosi di tumore al seno, spesso mentre sono nel pieno della loro vita lavorativa. Questa situazione pone una serie di interrogativi e difficoltà, principalmente legate alla reintegrazione nel mondo del lavoro dopo il trattamento. Attività come quelle promosse dall’associazione Europa Donna si propongono di supportare queste donne nella ricerca di un equilibrio tra salute e professione, rendendo visibili i diritti delle lavoratrici e le esigenze di cura.

La questione del diritto al lavoro post-diagnosi

Le paure delle pazienti

Secondo Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna, una delle prime domande che le pazienti pongono al momento della diagnosi è se potranno continuare a lavorare. “Accanto al percorso terapeutico, è fondamentale sostenere le donne affinché possano riprendere la loro attività professionale”, afferma D’Antona. Questa esigenza non è solo una questione di sostentamento economico; molto spesso, riprendere il lavoro rappresenta un modo per tornare a una vita normale, recuperando così la propria autonomia e il contatto con il mondo esterno. Vivere un’esistenza attiva dal punto di vista sociale e relazionale è di grande aiuto per affrontare le sfide psicologiche legate alla malattia.

Il progetto TrasformAzione

Per rispondere a tali necessità, Europa Donna ha avviato circa tre anni fa il progetto “TrasformAzione”. Questo programma è dedicato a quelle donne che desiderano lavorare e necessitano di supporto nella reintegrazione nel mercato del lavoro. L’iniziativa si concentra sul potenziamento delle competenze e sull’autovalutazione delle aspettative professionali delle partecipanti. Le donne coinvolte ricevono assistenza nella stesura del curriculum vitae, nella preparazione ai colloqui di lavoro e nella consapevolezza dei propri diritti in ambito lavorativo. È previsto anche un colloquio con uno psicologo del lavoro, che aiuta le pazienti a costruire un mindset orientato al futuro.

Problematiche legate al reinserimento lavorativo

Le difficoltà delle pazienti e dei datori di lavoro

Una delle constatazioni emerse da una recente ricerca condotta a livello nazionale riguarda due problematiche ben distinte: da una parte, la capacità della paziente di rimanere attiva professionalmente e, dall’altra, la disponibilità dell’azienda a supportarla. In caso di tumore al seno metastatico, un esempio è rappresentato dalla necessità di sottoporsi a cure e controlli frequenti. Tuttavia, non tutti i contratti collettivi nazionali garantiscono un adeguato supporto a queste situazioni, creando una disparità di trattamento tra lavoratrici.

Il ruolo di TrasformAzione

Per affrontare queste problematiche, il programma “TrasformAzione” si è concentrato non solo sull’assistenza diretta alle pazienti ma anche sulla sensibilizzazione delle aziende riguardo alla necessità di essere più flessibili e comprensive. Attraverso sessioni di consulenza, vengono create opportunità per le donne di confrontarsi con esperti e specialisti, che le aiutano a comprendere il mercato del lavoro e ad affrontare le sfide poste dalla loro situazione.

Divulgazione e risultati del progetto

L’importanza della comunicazione

Recentemente, Europa Donna ha avviato una campagna di comunicazione per far conoscere il progetto “TrasformAzione” a un numero sempre maggiore di pazienti. È stato creato un video informativo, proiettato nelle sale d’attesa di importanti ospedali, come l’Ieo di Milano. L’obiettivo è fornire informazioni utili su come aderire al programma, presentando testimonianze e successi già ottenuti.

Successi e riconoscimenti

Fino ad oggi, il progetto ha già beneficiato di circa 150 donne, aiutandole a passare da una condizione di “paziente” a quella di “candidata” attiva nel mondo del lavoro. Questi risultati, seppur non in un numero elevato, gioiscono per le storie di trasformazione e desiderio che riescono a suscitare. Inoltre, il progetto ha ricevuto significativi riconoscimenti internazionali, rendendo evidente che la questione del lavoro non è solo un dettaglio, ma un elemento cruciale nel percorso di cura. Maggiori dettagli su queste iniziative possono essere reperiti sul sito “è tempo di vita” e attraverso i canali social dell’associazione.

Giordana Bellante

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