Turisti lanciano monetine ai Fori Romani per garantirsi un ritorno a Roma

Monetine “riportaci a Roma” anche al Foro Romano

Le monetine “riportaci a Roma” continuano a piovere anche al Foro Romano, seguendo la tradizione della Fontana di Trevi. Dalla terrazza accanto al Tabularium, i turisti si voltano di spalle, chiudono gli occhi e lanciano uno spicciolo verso l’area archeologica, sperando che il gesto e l’obolo sacrificato portino loro fortuna per un futuro ritorno nella città eterna. Questa suggestiva scena si svolge all’angolo tra via Monte Tarpeo e via del Campidoglio, vicino al tempio di Vespasiano e Tito.

Il mosaico di monetine

Dal punto di vista della terrazza, si può notare che la parte in lastra metallica del Portico degli Dei Consenti, rivolta verso il cielo, è diventata un dinamico mosaico composto da migliaia di centesimi, monete da uno o due euro e altre monete di varie nazionalità. La sottile lastra, installata durante l’ultimo restauro per proteggere il Portico, ha un bordino rialzato ai lati per evitare che l’acqua piovana scivoli sui marmi. Questo fa sì che molte monetine rimangano in bella vista anziché finire sul selciato come le altre.

La tradizione del lancio a Fontana di Trevi

Secondo alcune fonti, la tradizione di lanciare le monetine a Fontana di Trevi risale all’Ottocento. Si dice che l’archeologo tedesco Wolfgang Helbig abbia dato inizio a questo gesto diventato poi una tradizione. Prima di lasciare la città, Helbig decise di lanciare una vecchia monetina nella vasca della Fontana di Trevi come segno di buon auspicio per un futuro ritorno.

Rinnovato il protocollo di intesa con il Vicariato

Il 8 dicembre scorso, la Giunta capitolina ha approvato il rinnovo del Protocollo di intesa con il Vicariato di Roma per l’utilizzo delle monete raccolte per attività benefiche, assistenziali e di utilità sociale. Questo accordo, che durerà tre anni, permette di utilizzare le monetine raccolte per sostenere progetti che beneficiano la comunità romana.

Queste monetine lanciate al Foro Romano e alla Fontana di Trevi rappresentano un gesto simbolico di speranza e desiderio di ritornare nella città eterna. Oltre a essere una tradizione affascinante, il loro utilizzo per scopi benefici contribuisce a migliorare la vita dei cittadini romani.