“Ucraina: Ue cerca accordo su aiuti, pressing su Orban”

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"Ucraina: Ue cerca accordo su aiuti, pressing su Orban" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

L’ostacolo Orban tra l’Ue e gli aiuti all’Ucraina

L’Ungheria di Viktor Orban continua a bloccare l’accordo tra i leader dell’Unione Europea sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (Qfp o Mff). Questo ostacolo impedisce di raggiungere un’intesa sul piano di aiuti all’Ucraina, che comprende 33 miliardi di euro di prestiti e 17 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. L’Ucraina ha bisogno di questa assistenza finanziaria per sostenere la sua lotta contro la Russia.

Il Consiglio Europeo straordinario alla ricerca di un’intesa

Un Consiglio Europeo straordinario è stato convocato per cercare di raggiungere un accordo sulla revisione del Qfp. Tuttavia, questa volta non sarà sufficiente che Orban lasci la sala per permettere ai negoziati di procedere, come accaduto nel summit di dicembre. La revisione del Qfp richiede l’unanimità dei 27 membri del Consiglio Europeo. Inoltre, c’è urgenza di trovare una soluzione, poiché l’Ucraina rischia di andare in default senza il sostegno finanziario dell’UE.

Possibili soluzioni e incertezze sul risultato

I negoziati con l’Ungheria si stanno intensificando, ma non c’è ancora un accordo a 27. Non è garantito che il summit si concluda con successo, come accaduto nel febbraio 2020. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di discutere del bilancio annuale dell’UE nel Consiglio Europeo, il cui consenso richiede l’unanimità. In questo modo, l’Ungheria potrebbe bloccare le conclusioni senza necessariamente bloccare il bilancio. Tuttavia, resta da capire se Orban solleva un problema tecnico o politico.

Nonostante la pubblicazione di un documento che evidenzia le conseguenze negative per l’economia ungherese in caso di mancato accordo, la situazione rimane bloccata. Il summit affronterà anche altre questioni, come gli aiuti militari all’Ucraina e la situazione in Medio Oriente. Tuttavia, non è previsto che si discuta delle rivendicazioni degli agricoltori, anche se potrebbe essere sollevato dal premier belga Alexander De Croo.

Fonte: La Repubblica

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