Ucraina, Zelensky apre a un accordo sulle terre rare a condizione di garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti

Zelensky offre accesso alle terre rare dell’Ucraina agli Stati Uniti, chiedendo garanzie di sicurezza concrete e ribadendo l’importanza di un coinvolgimento diretto nelle negoziazioni.
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Zelensky propone un accordo sulle terre rare in Ucraina, richiedendo garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti nel 2025

Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha recentemente espresso la sua disponibilità a firmare un accordo che permetterebbe agli Stati Uniti di accedere alle terre rare dell’Ucraina, a condizione che Washington fornisca garanzie di sicurezza adeguate per Kiev. Durante una conferenza stampa tenutasi ad Abu Dhabi, Zelensky ha dichiarato: “La domanda non è cosa può dare l’Ucraina, ma cosa può ottenere l’Ucraina”. Questa affermazione arriva dopo il rifiuto della prima bozza dell’accordo, che prevedeva l’accesso ai depositi minerari in cambio di aiuti militari futuri da parte degli Stati Uniti.

Le aspettative di Zelensky

Nel corso della sua conferenza stampa, il presidente ucraino ha sottolineato l’importanza di ricevere un “piano più dettagliato” da parte degli Stati Uniti. Zelensky ha chiarito che l’Ucraina è “davvero molto interessata” a siglare un accordo, ma desidera comprendere esattamente quali garanzie di sicurezza gli Stati Uniti siano disposti a fornire. Ha insistito sulla necessità di garanzie di sicurezza “tangibili e concrete”, affermando che non sono sufficienti promesse “sulla carta”. “Vogliamo garanzie di sicurezza non solo sulla carta, ma sul terreno, in mare, nel cielo, difese aeree, aerei e navi”, ha dichiarato Zelensky, evidenziando la sua preoccupazione per la sicurezza del suo Paese.

Inoltre, il presidente ha ribadito che, in assenza di un supporto diretto della NATO, l’alleanza dovrebbe essere “costruita in Ucraina”. Questa affermazione mette in luce la crescente urgenza di Zelensky nel cercare alleanze e supporto militare per affrontare le sfide attuali. Ha anche rinnovato la richiesta di un dispiegamento di un esercito europeo di “un milione di uomini” nel suo Paese, evidenziando la gravità della situazione in corso.

Colloqui in Turchia e sviluppi futuri

Il presidente Zelensky si recherà domani in Turchia per incontrare il leader turco, Recep Tayyip Erdogan. Secondo quanto comunicato dal portavoce della presidenza turca, Fahrettin Altun, i colloqui si concentreranno sulle relazioni bilaterali e sulle strategie per “rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i due Paesi”. Durante l’incontro, si prevede anche uno scambio di opinioni riguardanti gli sviluppi recenti in Ucraina e altre questioni regionali e internazionali.

In concomitanza con la sua missione negli Emirati Arabi Uniti, Zelensky ha annunciato che sarà in Arabia Saudita mercoledì. Questo viaggio segue l’inizio di colloqui diretti a Riad tra Stati Uniti e Russia, mirati a porre fine al conflitto in corso. Zelensky ha ribadito con fermezza che Kiev “non riconoscerà accordi su di noi senza di noi”, sottolineando la necessità di un coinvolgimento diretto dell’Ucraina in qualsiasi negoziazione. Ha inoltre affermato che non accetterà alcun risultato di negoziati condotti senza la partecipazione ucraina, evidenziando la determinazione del suo governo a proteggere gli interessi nazionali.

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