Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Redazione
La recente violenza che ha contraddistinto il derby di Genova ha portato all’arresto di due ultras francesi, di 33 e 21 anni, la notte del 26 settembre. A seguito della convalida del loro arresto, la Polizia di Stato ha emesso una serie di misure tese a garantire la sicurezza pubblica, inclusi decreti di allontanamento dal territorio italiano. Questo articolo esplorerà le circostanze dell’arresto, i reati contestati e le conseguenze per gli interessati.
Gli arresti e la convalida
La notte di violenza
La notte del 26 settembre scorso, Genova è nuovamente diventata teatro di tensioni e violenza in occasione del derby calcistico. Gli scontri tra tifosi sono sfociati in una rissa in cui sono rimasti coinvolti diversi ultras, tra cui i due cittadini francesi arrestati. La Polizia, dopo un’accurata operazione di monitoraggio, ha arrestato i due individui mentre tentavano di allontanarsi dall’area in cui si erano verificati i disordini.
L’arresto è stato convalidato in tempi rapidi, evidenziando la volontà degli organi di polizia di agire prontamente contro comportamenti che minacciano la sicurezza pubblica. Durante le fasi dell’arresto, sono stati sequestrati diversi oggetti potenzialmente utilizzabili come armi.
Provvedimenti post-arresto
Successivamente alla convalida, i due ultras hanno ricevuto il decreto di allontanamento dal prefetto di Genova, che, per motivi di ordine pubblico, ha stabilito che non potessero rimanere sul territorio nazionale. Oltre a questo provvedimento, è stato imposto un Daspo di cinque anni per il 33enne e di tre per il 21enne. Questi provvedimenti intendono eliminare il rischio di recidiva, assicurando che i soggetti coinvolti non possano tornare a creare situazioni di pericolo.
Reati contestati
La rissa e i divieti
Le accuse formulate nei confronti degli ultras sono gravi e comprendono reati come il turbamento dell’ordine pubblico, risse e il divieto di travisamento durante manifestazioni pubbliche. La Polizia ha riferito che, oltre alla violenza, i due avevano in loro possesso oggetti atti a offendere, il che ha ulteriormente aggravato la loro posizione legale.
Per il 33enne già pregiudicato, è stata anche contestata la violazione di un precedente Daspo emesso dal Questore di Ascoli Piceno. Questo Daspo era valido a seguito degli incidenti avvenuti durante una partita tra Ascoli e Genoa il 11 dicembre 2022, evidenziando una recidiva preoccupante da parte del soggetto.
Le conseguenze legali
Entrambi gli ultras non solo devono affrontare l’attuale provvedimento di allontanamento, ma anche sanzioni legali a lungo termine che includono il divieto di accesso a tutti gli impianti sportivi sia in Italia che nell’Unione Europea. Cinque altre persone, che si trovavano a bordo dello stesso veicolo al momento dell’arresto, sono state denunciate a piede libero e hanno ricevuto provvedimenti simili.
Indagini in corso
Il lavoro della Polizia
Dopo gli scontri, la Polizia di Stato ha avviato un’intensificazione delle indagini di polizia giudiziaria. Questo lavoro è destinato a chiarire ulteriormente le dinamiche di quanto accaduto, esaminando possibili connessioni tra i coinvolti e altri gruppi di tifosi. La questione è particolarmente delicata, in un contesto in cui si cerca di arginare il fenomeno della violenza legata al tifo.
Strategia di prevenzione
La Polizia di Stato, oltre a punire i comportamenti violenti, si sta impegnando anche in attività di sensibilizzazione e prevenzione, mirate a ridurre la crescita di episodi di violenza nelle manifestazioni sportive. Sono previsti incontri con le forze pubbliche e gli operatori del settore per sviluppare strategie che possano garantire un ambiente più sicuro per gli appassionati di sport.
Il contesto in cui si registrano tali eventi richiede un monitoraggio attento e misure ferme. Le recenti iniziative hanno lo scopo di rendere gli eventi sportivi luoghi di festa e non di conflitto, affinché possano essere goduti in un clima di serenità e rispetto reciproco.