Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione
Soccorse 126 persone a largo delle coste libiche: l’intervento di Humanity1
Questa mattina, la nave umanitaria Humanity1 ha portato in salvo 126 persone che si trovavano su una barca di legno sovraffollata e alla deriva a 100 miglia dalle coste libiche, in zona SAR maltese. A bordo dell’imbarcazione c’erano anche 9 donne e una trentina di minori, nessuno dei quali indossava il giubbotto di salvataggio. L’intervento è stato effettuato dalla ong tedesca Sos Humanity in risposta ai messaggi di soccorso ricevuti da un aereo di Frontex e da Alarm Phone.
Secondo quanto riportato dalla ong, l’equipaggio di Humanity1 ha immediatamente informato tutte le autorità competenti, modificato la rotta e aumentato la velocità per raggiungere la barca in difficoltà. Al momento del salvataggio, molti dei sopravvissuti presentavano sintomi di disidratazione, ipotermia ed esaurimento e sono stati sottoposti a cure di emergenza a bordo della nave.
L’impegno di Humanity1 nel salvataggio dei migranti
La nave umanitaria Humanity1 è stata protagonista di numerosi interventi di soccorso nel Mar Mediterraneo. La missione principale dell’organizzazione Sos Humanity è quella di salvare vite umane e fornire assistenza alle persone in fuga dalle zone di conflitto e dalla povertà. Grazie al lavoro di equipaggi altamente addestrati e all’utilizzo di tecnologie avanzate, Humanity1 è in grado di individuare e soccorrere le imbarcazioni in difficoltà, garantendo la sicurezza e il benessere dei migranti a bordo.
La situazione dei migranti nel Mediterraneo
Il Mediterraneo continua ad essere una rotta pericolosa per migliaia di persone che cercano di fuggire da guerre, persecuzioni e povertà. Le organizzazioni umanitarie come Sos Humanity svolgono un ruolo fondamentale nel fornire assistenza e protezione a coloro che si trovano in pericolo in mare. Tuttavia, la situazione rimane critica e richiede un impegno costante da parte della comunità internazionale per affrontare le cause profonde delle migrazioni forzate e garantire la sicurezza e la dignità di tutti i migranti.
“Molti dei sopravvissuti, a cui ora vengono prestate cure di emergenza a bordo dall’equipaggio di Humanity1 – ha dichiarato un rappresentante di Sos Humanity – soffrono di disidratazione, ipotermia ed esaurimento e sono molto deboli”.*