Ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2024 by Francesca Monti
Una situazione critica che richiede azioni immediate per contrastare il fenomeno
Domani, davanti alle carceri italiane, si terrà un appuntamento speciale per lanciare un appello contro i suicidi in cella. I garanti territoriali italiani delle persone private della libertà personale si uniranno per scandire ad alta voce i nomi dei 31 individui che si sono tolti la vita nel 2024, oltre alle morti per malattia, overdose, omicidio e cause da accertare. Un momento importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa delicata problematica.
La triste realtà delle carceri italiane: dati allarmanti e sovraffollamento
Valentina Calderone, garante di Roma, sottolinea un dato preoccupante: negli ultimi 32 anni, sono morti suicidi ben 1.754 detenuti. A questi si aggiungono altre 2.912 vittime per diverse cause, portando il totale a una cifra impressionante: 4.686 persone decedute mentre si trovavano detenute. Stefano Anastasìa, garante del Lazio, denuncia un altro problema critico: il sovraffollamento. Con 61.000 detenuti per soli 48.000 posti nelle carceri italiane, la situazione è estremamente allarmante.
Una campagna di sensibilizzazione per trovare soluzioni efficaci
Di fronte a questa emergenza, i garanti territoriali italiani si mobilitano e avviano una campagna di sensibilizzazione che non si fermerà finché non saranno individuate soluzioni concrete. La situazione di sovraffollamento e le condizioni di vita nelle carceri devono migliorare per garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela della salute mentale dei detenuti. L’appello lanciato domani è solo l’inizio di un percorso che coinvolgerà tutti i garanti italiani nella lotta contro i suicidi nelle carceri del nostro Paese.