Ultimo aggiornamento il 28 Marzo 2024 by Francesca Monti
L’appello di Edith Bruck: Un Grido per la Libertà
La scrittrice ungherese Edith Bruck, con voce tremente da profonda emozione, supplica l’autorità giudiziaria e il presidente Orban affinché lascino libera Ilaria Salis, giovane coraggiosa che ha protestato contro un gruppo di neonazisti e neofascisti a Budapest. Bruck, reduce dalla sofferenza inflittale dal regime che ha annientato la sua famiglia e la privato dei diritti, si lancia in un accorato appello affinché giustizia e umanità prevalgano.
L’Europa Civile Offesa: Il Grido di Indignazione di Bruck
Sconvolta dalla brutale incatenazione in tribunale di Ilaria Salis come un animale, Bruck esprime la sua vergogna per quanto accaduto, non solo in Ungheria ma in tutta l’Europa. La scena grottesca di una giovane trattata con disumanità richiama un passato di orrori e disillusioni, spingendo Bruck a sollecitare un intervento immediato delle autorità politiche. Con voce carica di sofferenza ma anche di determinazione, Bruck si rivolge alla presidente Meloni, sottolineando la necessità di un impegno più deciso e efficace da parte del governo italiano.
Il Richiamo alla Solidarietà: Un Appello per un’Azione Decisa
Edith Bruck, con la sua eloquente voce di memoria e resistenza, chiama in causa la presidente Meloni e il governo italiano, invitandoli a un impegno più incisivo per assicurare la ritorna alla libertà e alla dignità di Ilaria Salis. Lamentando uno stato di inerzia e di apparente indifferenza, Bruck sottolinea l’urgenza di un intervento risoluto per proteggere tutti i cittadini italiani e far valere i diritti umani fondamentali. Il suo grido appassionato è un richiamo alla solidarietà e alla responsabilità condivisa di tutelare la libertà e la dignità di ogni individuo.