Ultimo aggiornamento il 10 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Una scelta estrema: l’eutanasia per una giovane olandese affetta da depressione
Zoraya ter Beek, una ragazza di 28 anni olandese, ha suscitato l’attenzione internazionale per la sua decisione di ricorrere all’eutanasia a causa di una “depressione incurabile”. Nonostante il suo corpo sia sano, la sua mente è afflitta da un disturbo della personalità e dello spettro autistico. Questa scelta ha riacceso il dibattito sul suicidio assistito, evidenziando la progressiva legge sull’eutanasia nei Paesi Bassi.
La storia di Zoraya ter Beek
Zoraya, che vive con il suo compagno e i loro due gatti, è stata accompagnata verso questa decisione dal suo psichiatra di lunga data. Dopo una valutazione medica che ha confermato l’assenza di miglioramenti significativi nelle sue condizioni, le è stata indicata come unica via d’uscita l’eutanasia, a causa della sofferenza costante a cui era sottoposta. In un’intervista a “The Free Press”, la giovane ha raccontato il proprio percorso terapeutico e le motivazioni che l’hanno portata a questa drastica decisione, suscitando reazioni di sconcerto e accettazione in egual misura.
Le implicazioni etiche dell’eutanasia nei Paesi Bassi
Per poter accedere all’eutanasia nei Paesi Bassi, sono richiesti rigidi criteri, tra cui una decisione volontaria ben ponderata e una sofferenza insopportabile e priva di speranza di miglioramento. La scelta di Zoraya, seppur rispettosa di tali requisiti, ha comunque alimentato dibattiti etici e morali sull’autodeterminazione e il diritto di scegliere la propria fine in situazioni di estremo dolore. L’applicazione dell’eutanasia avverrà tra poche settimane, nella casa di Zoraya, circondata dal suo fidanzato e dagli affetti più cari.
Il triste addio di Zoraya ter Beek
Zoraya ha espresso il desiderio di essere cremata e di averne le ceneri sparse in un bosco vicino alla sua abitazione, scegliendo di porre fine alle sue sofferenze in un atto di determinazione e coraggio. La sua storia ha messo in luce la complessità e la delicatezza delle questioni legate all’eutanasia, aprendo spazi di riflessione sulla libertà individuale e il diritto alla dignità anche nelle situazioni più estreme.