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Un galletto simbolo della scuola dell’infanzia di Calco trovato impiccato: shock tra i bimbi e la comunità

Una tragica notizia ha colpito il piccolo comune di Calco, nella provincia di Lecco, dove un galletto, simbolo delle attività didattiche dei bambini, è stato trovato impiccato a un albero. Questo crudele episodio ha scosso la comunità e, in particolar modo, le insegnanti e i piccoli della scuola dell’infanzia Origo, che avevano accolto il pennuto come un amico. La situazione ha suscitato un forte sentire non solo tra gli alunni, ma anche tra le associazioni locali impegnate nella tutela degli animali, lasciando un segno indelebile nel cuore di tutti.

La scoperta del galletto Pepe

La triste realtà della scuola

Il galletto, affettuosamente chiamato Pepe dai bambini della sezione Koala, è stato rinvenuto dagli insegnanti, appeso alla recinzione del pollaio interno della scuola. I piccoli, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, avevano instaurato con lui un legame emotivo forte, dedicandosi con cura alla sua alimentazione e al suo benessere. La presenza di Pepe era diventata parte integrante delle attività educative quotidiane, creando un ambiente di apprendimento che univa la didattica alla sensibilità per la natura.

Le insegnanti hanno immediatamente condannato l’atto di violenza, sottolineando l’importanza di insegnare ai bambini il rispetto per la vita e gli animali. L’episodio ha gettato un’ombra di tristezza sulla comunità scolastica, richiamando l’attenzione sull’importanza di educare alla compassione e alla responsabilità. Il galletto non era solo un animale domestico; era un compagno di giochi e un insegnante silenzioso di vita, che ogni giorno accompagnava i piccoli nella loro crescita.

La reazione della comunità e delle associazioni animaliste

Un atto di crudeltà inaccettabile

La notizia della morte di Pepe ha suscitato una forte reazione tra gli adulti del paese e dalle associazioni locali. L’ENPA di Merate ha espresso solidarietà ai bambini e al personale scolastico, condannando fermamente l’atto di violenza. “Ci uniamo al dolore dei bimbi e dei docenti,” ha dichiarato un rappresentante dell’ente. Questo tipo di comportamento è visto come un gesto inaccettabile che ferisce non solo gli animali, ma anche l’innocenza dei bambini che avevano creato un legame speciale con il galletto.

Le parole dell’ENPA rispecchiano un profondo sentimento di indignazione e compassione: “Innocenti come Pepe. Le anime innocenti non si toccano.” Le associazioni che si occupano della protezione degli animali hanno colto l’opportunità per richiamare l’attenzione sull’importanza di sensibilizzare le giovani generazioni sull’educazione alla tutela degli animali, sottolineando come atti di violenza simili possano alimentare un ciclo di crudeltà.

Il significato di Pepe nella vita dei bambini

Un legame speciale tra i piccoli e la natura

Nella scuola dell’infanzia Origo, la presenza di Pepe era molto di più di un semplice elemento di intrattenimento. I bambini, attraverso la cura quotidiana del galletto e del pollaio, imparavano l’importanza della responsabilità e del rispetto verso gli esseri viventi. L’atto di nutrirlo e interagire con lui rappresentava un vero e proprio percorso educativo, che promuoveva valori fondamentali come la sensibilità e l’empatia.

Dopo l’arrivo di Pepe, i piccoli dicevano che nel pollaio c’era finalmente un “papà”, un modello affettivo che contribuiva a creare un’atmosfera di amore e gioia. La mascotte della scuola diventava, così, un simbolo di unità e di amicizia, ma anche un incentivo per educare alla cura e alla responsabilità nei confronti degli animali. Questa esperienza formativa, ora interrotta da un gesto crudele, ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita quotidiana dei bambini.

La comunità locale si è raccolta intorno al dolore dei più giovani per onorare la memoria di Pepe, ricordando a tutti l’importanza di proteggere ogni forma di vita e insegnare ai bambini a fare lo stesso. Un episodio triste che mette in luce tanto la bellezza dei legami che si formano tra esseri umani e animali, quanto la necessità di un impegno comune per prevenire simili atti violenti in futuro.

Giordana Bellante

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