Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2024 by Francesca Monti
Liberato da Accuse di Mafia
La Corte di Appello di Palermo annulla un decreto del Tribunale di Trapani che aveva disposto la confisca dei beni dell’ex imprenditore Carmelo Patti, per anni indicato come prestanome del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
Una Decisione Inattesa
La decisione è giunta inaspettata, considerando che nel luglio del 2018 il Tribunale di Trapani aveva ordinato la confisca dei beni di Patti. Tuttavia, la Corte di Appello di Palermo ha escluso che l’imprenditore avesse legami di “vicinanza” con l’associazione mafiosa.
Il Supporto degli Avvocati
Durante il processo, l’imprenditore era difeso da un team di avvocati composto da Francesco Bertorotta, Roberto Tricoli, Raffaele Bonsignore, Angelo Mangione, Marco Antonio Dal Ben e Giuseppe Carteni. Grazie al lavoro della difesa, Carmelo Patti è riuscito a dimostrare la sua estraneità ai reati di cui era accusato.
Un Caso di Cronaca Giudiziaria
Questa vicenda rappresenta un caso paradigmatico del sistema giudiziario italiano, dove le indagini e i processi possono portare a esiti inaspettati. La lotta alla criminalità organizzata è un tema centrale in Italia e casi come quello di Carmelo Patti suscitano sempre un forte interesse da parte dell’opinione pubblica.
Il Ricordo di un Imprenditore
Nonostante la liberazione dalle accuse di mafia, Carmelo Patti rimarrà comunque legato a questa vicenda giudiziaria. Il suo nome è stato per anni associato al mondo della criminalità organizzata, e anche se la giustizia ha riconosciuto la sua innocenza, il peso di questa vicenda lo accompagnerà per sempre.