Un patto per Montespaccato: la comunità risponde al vandalismo e promuove la rigenerazione sociale - Occhioche.it
Un attacco vandalico ha scosso Montespaccato, un quartiere emblematico di Roma, e ha suscitato una risposta unitaria delle istituzioni locali. L’Asilo Savoia, che gestisce la società sportiva sequestrata al clan Gambacurta, ha lanciato un’iniziativa per chiedere non solo vendetta, ma soprattutto un futuro di riqualificazione e inclusione. Massimiliano Monnanni, presidente dell’Asilo Savoia, ha sottolineato l’importanza della gestione dei beni immobili sotto sequestro, puntando a trasformare una situazione di crisi in un’opportunità di crescita per il territorio.
Nella notte tra il 20 e 21 agosto, il Centro Sportivo “Don Dino Puglisi” ha subito un grave atto vandalico. Gli aggressori hanno lasciato dietro di sé una scia di distruzione: armadi distrutti, libri strappati, scrivanie danneggiate e impianti elettrici compromessi. Anche gli spogliatoi e i campi di gioco non sono stati risparmiati. Questa violenza ha toccato profondamente non solo i membri della comunità sportiva, ma l’intero quartiere, sottolineando le fragilità di Montespaccato nel contesto della lotta contro l’illegalità.
L’atto ha suscitato una vasta mobilitazione di solidarietà da parte di politici e istituzioni. È in questo contesto che Massimiliano Monnanni ha presentato una richiesta chiara e forte: una gestione ottimale dei beni sottoposti a sequestro di prevenzione, affinché possano tornare al servizio della comunità. Questa richiesta si iscrive in un percorso più ampio di riqualificazione del municipio XIII, fortemente danneggiato da anni di malaffare.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha visitato Montespaccato, esprimendo il suo sostegno all’iniziativa “No violenza, patto per Montespaccato”. Durante il suo intervento, Gualtieri ha evidenziato la determinazione della comunità a non lasciarsi intimidire: “È inutile che ci proviate; quanto più attaccherete Montespaccato, tanto più saremo uniti a difenderlo”, ha affermato. Questo spirito di resilienza è rappresentativo di un desiderio collettivo di non solo reagire agli attacchi, ma di promuovere una crescita e un coinvolgimento attivo nel quartiere.
Il sindaco ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale dell’Asilo Savoia quale punto di riferimento per i giovani e per l’intera comunità. Gualtieri ha descritto l’Asilo Savoia come un modello capace di trasformare un passato di illegalità in un futuro di legalità e rigenerazione sociale. Attraverso lo sport, la comunità sta tracciando un percorso di inclusione e valorizzazione delle risorse locali.
Il “Patto per Montespaccato” rappresenta un impegno deciso per la rinascita di un territorio segnato da atti illeciti. Massimiliano Monnanni ha delineato le aree specifiche su cui il patto si concentrerà, tra cui il Centro Sportivo “Don Pino Puglisi” e altri immobili strategici, al fine di promuovere sia l’inclusione sociale che la formazione. Un aspetto fondamentale riguarda la gestione di beni immobili già sequestrati ma non ancora utilizzati per scopi sociali.
L’Asilo Savoia ha proposto iniziative come “Talento & Tenacia”, che mirano a coinvolgere i giovani in attività sportive, sociali e culturali. Attraverso la pratica sportiva, il progetto intende favorire l’inclusione e la promozione dei diritti di cittadinanza, contribuendo anche all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. In questo modo, Montespaccato diventa un esempio di come un quartiere possa reagire positivamente a una situazione difficile, promuovendo un ambiente sano e sicuro per le nuove generazioni.
La presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli, ha condiviso il suo sostegno al progetto, sottolineando che il “Patto per Montespaccato” incarna una risposta concreta e audace contro la violenza e l’illegalità. Il Centro Sportivo “Don Pino Puglisi” è visto come un luogo simbolico di speranza, che rappresenta la possibilità di trasformare aree di tentazione in spazi di crescita e rigenerazione.
I protagonisti di questo impegno sono le istituzioni, le associazioni e la popolazione locale, che insieme stanno scrivendo una nuova pagina per Montespaccato. L’auspicio è che questo modello virtuoso possa essere replicato in altre zone della città, dove le sfide legate all’illegalità sono ancora presenti. La comunità, unita e determinata, guarda avanti, con l’obiettivo di costruire un futuro di inclusione e partecipazione per tutti gli abitanti.
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