Ultimo aggiornamento il 18 Aprile 2024 by Francesca Monti
Un presunto indiziato. La tragica vicenda legata all’omicidio della ventiduenne francese Auriane Nathalie Laisne continua a tenere banco nelle cronache giudiziarie. La giovane è stata trovata senza vita lo scorso 5 aprile in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. Le unità cinofile dei carabinieri hanno setacciato i boschi della zona nella speranza di ritrovare l’arma del delitto, un coltello che avrebbe reciso la vita della ragazza. Le ricerche si sono concentrate tra la vegetazione e i ruderi del villaggio dell’Equilivaz, abbandonato dopo una frana avvenuta nel lontano 1879.
Indagini in corso e presunto colpevole
Le indagini si sono concentrate su Sohaib Teima, il compagno della vittima e ventunenne proveniente da Fermo, arrestato il 10 aprile a Lione. La procura di Aosta lo considera “gravemente indiziato” per l’omicidio e ha emesso un mandato d’arresto europeo per la sua estradizione. In data odierna, si è tenuta l’udienza davanti alla Corte d’appello di Grenoble, che dovrà decidere sul prosieguo della vicenda. Nonostante le accuse mossegli, il giovane nega categoricamente ogni coinvolgimento nel delitto e ha espresso la sua disponibilità a farsi consegnare alle autorità italiane per chiarire la sua posizione.
Proseguono le indagini e la ricerca della verità
L’omicidio di Auriane Nathalie Laisne resta al centro delle indagini e degli interrogativi delle autorità competenti. L’assenza dell’arma del delitto rappresenta una complicazione nelle operazioni investigative, ma le unità cinofile continuano a setacciare la zona alla ricerca di prove che possano far luce sulla dinamica dell’accaduto. Nel frattempo, il presunto colpevole resta in attesa della decisione della Corte d’appello di Grenoble, mentre la famiglia della vittima e l’opinione pubblica seguono con ansia gli sviluppi di un caso che ha scosso profondamente la tranquilla comunità di La Salle e oltre.