Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Giordana Bellante
La strage di Samarate
Alessandro Maja deposita il ricorso in Cassazione contro la condanna all’ergastolo per la strage di Samarate, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022. Il geometra 60enne ha ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia, di soli 16 anni, colpendole a martellate nel sonno. Inoltre, ha ferito gravemente il primogenito Nicolò.
La condanna confermata
Maja è stato condannato al fine pena mai sia in primo che in secondo grado. Il ricorso in Cassazione si focalizza sul non riconoscimento dell’incapacità di intendere e di volere al momento del crimine da parte dell’omicida reo confesso. Questo vizio mentale è stato escluso dalla perizia super partes discussa in primo grado.
Le parole dell’avvocato
Stefano Bettinelli, avvocato di parte civile per la famiglia Pivetta, commenta brevemente la situazione: “Continua a firmare ricorsi, a noi sembra capacissimo di intendere e di volere. I miei assistiti non commentano, ma non capiscono. Intendiamo Maja sta esercitando un suo diritto e nessuno vuole negarglielo, ma per i miei assistiti, in particolare per Nicolò, è un continuo calvario.”