Un viaggio inaspettato in Islanda: “Non volere volare” di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson

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Un viaggio inaspettato in Islanda: "Non volere volare" di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi

Panoramica su “Non volere volare”

Il film “Non volere volare”, diretto dal regista e sceneggiatore islandese Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, arriva sul grande schermo grazie a iWonder Pictures il prossimo 18 aprile. Quest’opera ci porta in un viaggio in Islanda, sfruttando una delle fobie più comuni al mondo: la paura di volare.

La sfida di affrontare l’aerofobia

Sigurðsson si cimenta per la prima volta in una direzione in lingua inglese, mescolando l’assurdo e il pittoresco per rappresentare lati drammatici dell’essere umano legati alla paura di volare. Nel film, un gruppo di persone con la stessa fobia si unisce per partecipare a un corso finalizzato a superarla. La prova finale consiste in un breve volo di andata e ritorno, durante il quale ciascuno dovrà affrontare e superare la propria fobia.

Le storie dei protagonisti

Il gruppo che affronta questa sfida è variegato e composto da personaggi con storie complesse. Tra di loro vi sono Sarah, un’imprenditrice edile alle prese con una relazione complicata; Edward, un ex-militare divenuto autore di successo di gialli; e una coppia di influencer, Coco e Alphons, con dinamiche relazionali intricate. Ognuno di loro affronta la paura del volo in maniera diversa, rivelando al contempo traumi personali.

Il viaggio verso la scoperta di sé stessi

Durante il volo, le turbolenze e le ansie mettono alla prova i passeggeri, ma anche il supervisore Charles viene coinvolto in un viaggio al limite dell’incubo. Dopo un’esperienza travagliata, il gruppo affronta un’imprevista attesa di nove ore per il volo di ritorno, che li porterà a confrontarsi con le proprie paure, vulnerabilità e ansie in un hotel di lusso in Islanda.

L’isola islandese come scenario suggestivo

Il paesaggio islandese svolge un ruolo chiave nel film, offrendo uno sfondo suggestivo e pericoloso ai momenti vissuti dai personaggi. La neve, il ghiaccio e la nebbia contribuiscono a creare un’atmosfera avvolgente e misteriosa, che si riflette anche nelle dinamiche interiori dei protagonisti.

La visione politicamente corretta di Sigurðsson

Hafsteinn Gunnar Sigurðsson dimostra di saper bilanciare l’empatia per i personaggi con l’aspetto dell’intrattenimento, pur lasciando spesso ambigui gli intenti riguardanti i temi sociali affrontati. La fotografia di Niels Thastum enfatizza la claustrofobia degli spazi chiusi, sebbene alcuni elementi dei paesaggi islandesi non siano sfruttati appieno, forse a causa di limitazioni di budget.

Tra temi affrettati e politica nell’opera

Nonostante tocchi numerose tematiche in modo veloce, il film “Non volere volare” rischia di risultare eccessivamente politicamente corretto, lasciando spesso in sospeso lo sviluppo dei momenti cruciali. L’opera offre spunti interessanti, ma potrebbe approfondire maggiormente alcuni aspetti per evitare di cadere in una rappresentazione troppo convenzionale.

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