Ultimo aggiornamento il 3 Maggio 2024 by Francesca Monti
Introduzione:
Gli studenti della Sapienza Università di Roma hanno reso omaggio a Sufian Tayeh, fisico teorico e ricercatore palestinese nonché rettore dell’Università Islamica di Gaza, brutalmente ucciso insieme alla sua famiglia durante i bombardamenti israeliani. Una targa commemorativa è stata apposta all’ingresso della facoltà di Fisica, come simbolo di ricordo e di sostegno a tutti coloro che, a causa delle bombe, non hanno più accesso allo studio e alla ricerca libera. ‘iniziativa, promossa dai collettivi studenteschi e dal gruppo “Cambiare rotta”, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui drammatici eventi che stanno colpendo la popolazione palestinese.
Parte 1: Chi era Sufian Tayeh, fisico teorico e ricercatore palestinese
Sufian Tayeh era un fisico teorico e ricercatore palestinese, nato a Gaza nel 1961. Dopo aver conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Bir Zeit, in Cisgiordania, nel 1984, si era specializzato in fisica teorica presso l’Università di Southampton, in Gran Bretagna, dove aveva ottenuto il dottorato di ricerca nel 1991. Tornato a Gaza, aveva iniziato a lavorare presso l’Università Islamica, dove era diventato professore ordinario di fisica teorica nel 2000 e rettore nel 2007.
Tayeh era un ricercatore di fama internazionale, autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste specializzate e di diversi libri di testo in fisica teorica. Le sue ricerche si concentravano sulla teoria delle stringhe, la teoria quantistica dei campi e la gravità quantistica. Inoltre, era impegnato nella divulgazione scientifica e nella promozione della ricerca e dell’istruzione in Palestina, in particolare presso l’Università Islamica di Gaza, dove aveva istituito un centro di ricerca in fisica teorica.
Parte 2: La morte di Sufian Tayeh e della sua famiglia durante i bombardamenti israeliani
La notte del 14 novembre 2019, Sufian Tayeh e la sua famiglia sono stati uccisi durante un bombardamento israeliano sulla loro casa a Gaza. Tayeh stava dormendo insieme alla moglie e ai tre figli quando una bomba ha centrato l’edificio, causandone il crollo e uccidendo tutti i suoi occupanti. La notizia della morte del fisico palestinese ha suscitato sconcerto e indignazione in tutto il mondo, soprattutto nella comunità scientifica internazionale, che ha perso uno dei suoi membri più brillanti e appassionati.
La morte di Sufian Tayeh e della sua famiglia è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze e soprusi che la popolazione palestinese subisce da decenni. bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, iniziati nel 2008 e proseguiti fino ad oggi, hanno causato migliaia di vittime civili e la distruzione di interi quartieri, scuole, ospedali e moschee. La popolazione di Gaza vive in condizioni di estrema povertà e di isolamento, a causa del blocco imposto da Israele e dall’Egitto, che limita la libertà di movimento delle persone e l’accesso ai beni di prima necessità.
Parte 3: ‘iniziativa degli studenti della Sapienza e la targa commemorativa
Gli studenti della Sapienza Università di Roma hanno voluto ricordare Sufian Tayeh e la sua famiglia apponendo una targa commemorativa all’ingresso della facoltà di Fisica. La targa, realizzata grazie alla collaborazione di diversi collettivi studenteschi e del gruppo “Cambiare rotta”, recita: “In memoria di Sufian Tayeh, fisico teorico e ricercatore palestinese, rettore dell’Università Islamica di Gaza, brutalmente ucciso dai bombardamenti israeliani nella sua casa insieme a tutta la sua famiglia. Gli studenti de La Sapienza vogliono ricordarlo insieme a tutte le persone che sotto le bombe non hanno più accesso allo studio e alla ricerca libera”.
‘iniziativa degli studenti della Sapienza vuole essere un gesto di solidarietà e di vicinanza alla popolazione palestinese e un’occasione per riflettere sulle conseguenze dei conflitti armati e delle politiche di occupazione e di repressione. Inoltre, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti umani e sulla necessità di promuovere la pace e la giustizia in Medio Oriente.
La targa commemorativa per Sufian Tayeh è un simbolo di resistenza e di speranza, che vuole ricordare a tutti i passanti che la conoscenza e la ricerca scientifica possono essere strumenti di pace e di dialogo tra i popoli, al di là delle differenze culturali e religiose.