Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2023 by Emiliano Belmonte
Nel cuore degli anni ’80, in un’Italia in cui i riflettori erano puntati sui ring e i grandi campioni della boxe erano vere e proprie icone internazionali, spiccava la figura di Nino La Rocca, un giovane proveniente dall’Africa in cerca di riscatto attraverso il pugilato.
Oggi
quell’aspirante pugile è diventato un uomo che vive isolato, tra preghiere e insegnamenti, nelle periferie di Roma.La sua spontaneità e l’entusiasmante spettacolo offerto durante i combattimenti hanno conquistato il pubblico dei palasport e delle trasmissioni televisive. Ma dopo una rapida ascesa, fatta di vittorie memorabili, qualcosa si inceppa.
Il film-documentario “Una vita sul ring Nino La Rocca
Una produzione di Event Horizon in collaborazione con Rai Documentari, Rai Teche e Spagnoli&Sabbatini Production, andrà in onda in seconda serata su Rai 3 domani, raccontando l’epica ascesa, le sfide, la caduta e le rivincite di Cheid Tijani Sidibe, meglio conosciuto come Nino La Rocca, campione europeo dei pesi Welter nel 1989.
Figlio di un maliano e di una siciliana
La vita di Nino è stata una lotta continua per il cibo, la sopravvivenza, i diritti e infine per ottenere la cittadinanza italiana. Da un’infanzia nel Marocco alla vita di strada a Parigi, fino a diventare una stella in Italia, La Rocca ha rapidamente conquistato il cuore del pubblico, nonostante le controversie legate a soli sei incontri persi su 80.
Il documentario offre uno sguardo approfondito sulla vita personale e professionale di La Rocca, con testimonianze dirette da parte del protagonista, interviste a pugili, promoter e giornalisti che gli sono stati vicini, e immagini d’archivio delle trasmissioni in cui era una stella amatissima dal pubblico.
Attraverso momenti salienti della sua carriera
Il documentario rivela le sfide epiche di Nino La Rocca, evidenziando quattro combattimenti cruciali. Dal trionfo nella semifinale mondiale del 1983 contro Bobby Joe Young, alla sconfitta contro il grande Donald Curry nel 1984, passando per la mancata conquista dell’Europeo contro Gililles Elbilia, fino alla rimonta nel 1989 vincendo il titolo europeo contro Kirkland Laing, segnando la chiusura della sua carriera.
La storia di Nino, punteggiata di sfide, KO sul ring e colpi incassati nella vita, si trasforma in un racconto avvincente attraverso la metafora della boxe, dove ogni individuo cerca di rialzarsi di fronte alle avversità.