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Un’Analisi Approfondita sulla Situazione della Funivia Gran Sasso e le Decisioni Giudiziarie

Un’Impellente Decisione Giudiziaria
Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Abruzzo-L’Aquila ha deliberato in merito al ricorso avanzato dal Comune dell’Aquila, rigettando la richiesta di annullamento della decisione con cui l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture Stradali e Autostradali ha imposto restrizioni sull’operatività della Funivia del Gran Sasso, stabilendo come termine ultimo il 30 aprile per la sostituzione delle quattro funi portanti. Il comunicato emesso dall‘Avvocatura Comunale lascia trasparire che, una volta trascorsa questa data limite, la struttura cesserà la propria attività.

Una Valutazione del Comune
In risposta alla decisione del Tribunale, il Comune dell’Aquila ha rilasciato una dichiarazione ufficiale manifestando la propria delusione per il respingimento del ricorso, pur restando convinto della presenza di gravi vizi nell’atto in questione. Gli approfonditi controlli eseguiti sull’impianto, inclusi quelli effettuati nel corso della settimana appena trascorsa, hanno attestato la piena sicurezza della Funivia e la regolare gestione delle operazioni. Tuttavia, il Comune si riserva il diritto di impugnare la sentenza emessa dal Tar.

Le Cause dell’Interruzione
La sospensione delle attività della Funivia del Gran Sasso è stata disposta dal Ministero a seguito di una segnalazione presentata da un appassionato di montagna alla Prefettura, la quale ha poi inoltrato la documentazione al Ministero competente. In seguito a una breve interruzione, l’impianto è tornato in funzione nel dicembre del 2023, con l’obbligo di sospendere nuovamente l’operatività il 30 aprile 2024 per consentire i necessari lavori di sostituzione delle funi. La questione dei costi e dei tempi per l’esecuzione di tali interventi resta ancora incerta e in via di valutazione.

Considerazioni Finali
Le vicende coinvolgenti la Funivia del Gran Sasso si dipanano in un susseguirsi di decisioni giuridiche e richieste di intervento, che pongono in primo piano la questione della sicurezza e della regolarità delle infrastrutture montane. La vicenda, ancora aperta, continua a destare preoccupazione e a far emergere la complessità delle dinamiche che influenzano il funzionamento di tali impianti, richiedendo un costante monitoraggio e interventi tempestivi per garantire la tutela dei fruitori di queste risorse naturali.

Giordana Bellante

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