Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La questione dell’assicurazione obbligatoria contro i danni causati dalle catastrofi naturali sta diventando sempre più rilevante, soprattutto alla luce dei recenti eventi estremi. Sotto la guida del Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, il governo sta analizzando la possibilità di introdurre una polizza obbligatoria per le abitazioni italiane, simile all’RC auto. Questa proposta emerge in un contesto in cui le calamità naturali, tra cui alluvioni e terremoti, causano danni ingenti, con perdite globali che nel primo semestre del 2023 hanno raggiunto 120 miliardi di dollari.
L’impatto delle calamità naturali sull’Italia
Le perdite economiche nel 2023
Nel 2023, l’Italia ha registrato danni assicurati senza precedenti, superando i 6 miliardi di euro. Questo dato pone in evidenza la vulnerabilità delle abitazioni italiane rispetto ai rischi ambientali, considerando che solo il 6% delle case e il 5% delle imprese sono assicurate contro eventi catastrofici come terremoti e alluvioni. L’analisi condotta da Munich Re, presentata dall’ANIA all’High Level Insurance Conference, ha messo in luce come le perdite economiche globali siano quasi raddoppiate rispetto alla media decennale.
La sottoscrizione delle assicurazioni
La scarsa adesione alle polizze contro i rischi naturali rappresenta un problema significativo: nonostante l’aumento dei costi legati alle calamità, solo una piccola frazione delle abitazioni è coperta. Maria Bianca Farina, presidente dell’ANIA, ha affermato che l’estensione delle polizze obbligatorie potrebbe ridurre notevolmente i costi per i cittadini nel complesso. Sebbene non sia possibile quantificare in anticipo l’importo delle polizze obbligatorie, Farina ha suggerito che, implementando un sistema di assicurazione generalizzata, i premi potrebbero risultare sostenibili per le famiglie.
Il ruolo del governo nella proposta di assicurazione obbligatoria
Programmi assicurativi pubblico-privati
Farina ha sottolineato l’importanza dei programmi assicurativi pubblico-privati per la gestione dei rischi naturali. Già nel 2018, l’ex capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio Borrelli, aveva proposto che una piccola contribuzione annua di 120 euro per ciascun cittadino avrebbe potuto garantire un ripristino dei danni in modo più efficiente. Le prossime discussioni in Parlamento sul disegno di legge per la ricostruzione destineranno un’attenzione particolare a questo tema, e Musumeci ha anticipato che si sta viaggiando verso l’adozione di un modello di obbligatorietà.
Le scadenze per le imprese
Il nuovo schema di assicurazione obbligatoria per le abitazioni si affiancerebbe all’obbligo già stabilito per le imprese, che dovranno assicurarsi entro il 31 dicembre 2024. Sebbene il decreto attuativo sia atteso a breve, potrebbero esserci ritardi se un emendamento presentato da Fratelli d’Italia verrà approvato. Questo emendamento prevede la posticipazione della scadenza di un anno. Secondo le bozze attualmente in circolazione, il governo prevede di garantire 5 miliardi di euro all’anno dal SACE per il periodo 2024-2026, adattando anche le modalità di determinazione e adeguamento dei premi assicurativi.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Timori e preoccupazioni
Le associazioni consumatori hanno già espresso preoccupazioni in merito all’introduzione di un’assicurazione obbligatoria. Assoutenti ha mostrato una posizione favorevole all’obbligo per le abitazioni, mentre l’Unione Nazionale Consumatori ha sollevato l’allerta sui rincari già evidenziati nelle assicurazioni abitative, che hanno registrato incrementi del 11,2% in un anno. Queste voci si uniscono al coro di critiche mosse da figure come il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che ha definito inaccettabile il trasferimento di responsabilità da parte dello Stato sui cittadini.
Le dichiarazioni del governo
Musumeci ha affrontato le polemiche indicando che la questione delle nuove tasse patrimoniali sulla casa non dovrebbe oscurare l’importanza della protezione dei beni e della vita dei cittadini. Le calamità naturali, avverte il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rappresentano un rischio significativo per la stabilità economica e finanziaria del Paese, rendendo l’introduzione dell’obbligo di copertura per le imprese un passo cruciale per affrontare queste sfide. La propositività del governo potrebbe trasformare il modo in cui gli italiani si approcciano alla questione della sicurezza abitativa e alla gestione dei rischi.