Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Francesca Monti
Il Drammatico Racconto di Maurizio Massari
Nel cuore dell’udienza davanti alla Corte d’Assise di Roma, l’ex ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, ha svelato dettagli scioccanti sulla morte di Giulio Regeni. Massari si è recato personalmente nell’obitorio dove era tenuto il corpo del giovane ricercatore italiano, rivelando al mondo segni evidenti di torture, colpi ricevuti su tutto il corpo, ematomi, fratture e tagli. Questo tragico racconto si inserisce nel contesto del processo a carico di quattro agenti egiziani accusati della morte di Regeni, uno dei casi più controversi e dolorosi degli ultimi anni.
La Sparizione di Regeni e il Coinvolgimento del diplomatico
Maurizio Massari ha rivisitato i giorni cruciali della sparizione di Giulio Regeni e del ritrovamento del suo cadavere, offrendo un’istantanea inquietante della vicenda. Il diplomatico italiano, ambasciatore presso le Nazioni Unite e al Cairo fino all’aprile del 2016, ha svelato che il primo allarme sulla scomparsa di Regeni gli giunse nella notte del 25 gennaio 2016. A quell’ora tarda, un professore italiano lo contattò per segnalare l’assenza prolungata di Regeni e l’interruzione dei contatti con lui. Da quel momento iniziò una corsa contro il tempo per cercare di capire cosa fosse accaduto al giovane ricercatore.
Il 2 febbraio, dopo che la sparizione era divenuta ufficiale, Massari si trovò di fronte al ministro degli Interni egiziano, senza ricevere risposte concrete sul destino di Regeni. Anche le ricerche basate sulle videocamere della metropolitana del Cairo non fornirono alcun indizio utile. L’esito definitivo giunse il giorno successivo, quando il viceministro degli esteri egiziano comunicò all’ambasciatore la tragica scoperta del corpo di Regeni. In quel momento, furono cruciali i messaggi provenienti dalla tutor di Regeni all’università americana al Cairo, che indicarono la posizione del corpo e consigliarono a Massari di prendere tutte le precauzioni affinché l’autopsia avvenisse fuori dall’Egitto.