Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Un migliaio di attivisti ambientalisti, accompagnati da sindacati, collettivi studenteschi, centri sociali e movimenti pro Palestina, hanno marciato insieme a Torino in nome della giustizia climatica e sociale. Il corteo, organizzato dai Fridays For Future, ha avuto come obiettivo principale la denuncia degli interessi che ostacolano l’attuazione di politiche sostenibili e che generano instabilità e conflitti.
L’unione delle forze per la giustizia climatica e sociale
1.1. I Fridays For Future e i movimenti palestinesi insieme
Il movimento Fridays For Future, noto per le sue proteste a favore dell’ambiente e del clima, ha scelto di unirsi ai movimenti palestinesi per denunciare il finanziamento delle lobby fossili a chi è responsabile di guerre, colonialismo e genocidi. La richiesta principale è stata quella di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
1.2. Sindacati, collettivi studenteschi e centri sociali in prima linea
Insieme ai giovani ambientalisti, hanno partecipato al corteo anche sindacati, collettivi studenteschi e centri sociali. La loro presenza ha sottolineato l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide climatiche e sociali del presente e del futuro.
Le richieste della manifestazione: clima, ambiente, energia e lotta contro il G7
2.1. Contro il G7 e per una sola lotta
Due striscioni hanno sintetizzato le richieste principali della manifestazione: “Voi siete sette, noi 99%. Contro il G7 clima, ambiente, energia. Manifestazione popolare il 28 aprile a Venaria” e “Una sola lotta”. La prima richiesta è stata quella di contrastare il potere del G7, visto come simbolo di un sistema economico e politico che privilegia gli interessi di pochi a scapito della maggioranza. La seconda richiesta è stata quella di unire tutte le lotte in una sola, superando le divisioni e lavorando insieme per un futuro più sostenibile e giusto.
2.2. La protesta contro gli interessi che ostacolano la giustizia climatica e sociale
Il corteo ha avuto come obiettivo principale la denuncia degli interessi che ostacolano l’attuazione di politiche sostenibili e che generano instabilità e conflitti. Gli attivisti hanno sottolineato come gli interessi economici di alcuni stiano mettendo a rischio il futuro del pianeta e delle future generazioni.
Il corteo è arrivato davanti al Grattacielo Piemonte, sede della Regione, simbolo delle istituzioni che gli attivisti ritengono responsabili di non agire con la necessaria determinazione per affrontare le sfide climatiche e sociali del presente e del futuro.
La manifestazione ha rappresentato un momento importante di unione e mobilitazione delle forze che lavorano per la giustizia climatica e sociale. La presenza di attivisti ambientalisti, sindacati, collettivi studenteschi, centri sociali e movimenti pro Palestina ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per creare un futuro più sostenibile e giusto per tutti.