Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione
Università Lum presenta un modello per determinare il costo delle prestazioni sanitarie
Un team dell’Università Lum ‘Giuseppe Degennaro’ ha sviluppato un modello innovativo per determinare il costo delle prestazioni sanitarie. Questo modello, presentato durante una conferenza stampa a Bari, è stato creato analizzando circa 50 patologie complesse in diverse Asl pugliesi e in due policlinici: l’Ente ospedaliero ‘Saverio de Bellis’ Irccs e l’ospedale generale regionale ‘Francesco Miulli’.
Secondo Francesco Albergo, direttore operativo della Lum School of Management, l’obiettivo di questo software è “ridefinire le tariffe dei Drg (Diagnosis Related Group) per raggiungere un equilibrio perfetto tra entrate e uscite”. Durante l’analisi, è emerso che circa il 40% delle tariffe era inferiore ai costi effettivamente sostenuti. Albergo ritiene che questo modello possa rappresentare una svolta nel sistema delle tariffe sanitarie in Italia, che è stato finora costruito senza tener conto dei costi effettivi.
Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, sottolinea l’importanza di strumenti che consentano di valutare la congruità delle tariffe applicate alle prestazioni sanitarie. L’utilizzo di tali strumenti permette di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie. Montanaro afferma che l’obiettivo principale è definire tariffe congrue in modo che il servizio sanitario possa pagare adeguatamente le prestazioni erogate.
Anche Antonio Sanguedolce, direttore generale dell’Asl Bari, ritiene che sia necessario rivedere il sistema delle tariffe, che sono rimaste invariate per trent’anni. Sanguedolce ha avuto un primo contatto con la metodologia proposta dalla Lum e ha ottenuto risultati molto interessanti. Presto verrà avviata un’analisi sull’intero reparto di Neurologia dell’Ospedale Di Venere.
Un modello per l’equilibrio tra entrate ed uscite nel sistema sanitario
Il team dell’Università Lum ‘Giuseppe Degennaro’ ha sviluppato un modello innovativo per determinare il costo delle prestazioni sanitarie. Questo modello, presentato a Bari, mira a ridefinire le tariffe dei Drg (Diagnosis Related Group) per raggiungere un equilibrio perfetto tra entrate ed uscite nel sistema sanitario. L’analisi condotta ha coinvolto circa 50 patologie complesse in diverse Asl pugliesi e in due policlinici: l’Ente ospedaliero ‘Saverio de Bellis’ Irccs e l’ospedale generale regionale ‘Francesco Miulli’.
Secondo Francesco Albergo, direttore operativo della Lum School of Management, il modello messo a punto dalla Lum rappresenta un punto di svolta nel sistema delle tariffe sanitarie in Italia. Durante l’analisi, è emerso che il 40% delle tariffe era inferiore ai costi effettivamente sostenuti. Albergo sottolinea che il modello deve permettere di definire le tariffe in modo più accurato, considerando i costi reali delle prestazioni sanitarie.
Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, ritiene che sia fondamentale valutare la congruità delle tariffe applicate alle prestazioni sanitarie. L’utilizzo di strumenti che consentano di avere maggiori informazioni permette di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie. L’obiettivo principale è definire tariffe congrue in modo che il servizio sanitario possa pagare adeguatamente le prestazioni erogate.
Antonio Sanguedolce, direttore generale dell’Asl Bari, ritiene che sia necessario rivedere il sistema delle tariffe, che sono rimaste invariate per trent’anni. L’Asl Bari ha avuto un primo contatto con la metodologia proposta dalla Lum e ha ottenuto risultati molto interessanti. Presto verrà avviata un’analisi sull’intero reparto di Neurologia dell’Ospedale Di Venere.
Università Lum presenta un modello per determinare il costo delle prestazioni sanitarie
Un team di ricercatori dell’Università Lum ‘Giuseppe Degennaro’ ha presentato un modello innovativo per determinare il costo delle prestazioni sanitarie. Questo modello è stato sviluppato analizzando circa 50 patologie complesse in diverse Asl pugliesi e in due policlinici: l’Ente ospedaliero ‘Saverio de Bellis’ Irccs e l’ospedale generale regionale ‘Francesco Miulli’.
Secondo Francesco Albergo, direttore operativo della Lum School of Management, l’obiettivo principale di questo software è “ridefinire le tariffe dei Drg (Diagnosis Related Group) per raggiungere un equilibrio perfetto tra entrate ed uscite”. Durante l’analisi, è emerso che il 40% delle tariffe era inferiore ai costi effettivamente sostenuti. Albergo ritiene che questo modello possa rappresentare una svolta nel sistema delle tariffe sanitarie in Italia, che è stato finora costruito senza tener conto dei costi effettivi.
Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, ritiene che sia fondamentale valutare la congruità delle tariffe applicate alle prestazioni sanitarie. L’utilizzo di strumenti che consentano di avere maggiori informazioni offre la possibilità di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie. L’obiettivo principale è definire tariffe congrue in modo che il servizio sanitario possa pagare adeguatamente le prestazioni erogate.
Antonio Sanguedolce, direttore generale dell’Asl Bari, ritiene che sia necessario rivedere il sistema delle tariffe, che sono rimaste invariate per trent’anni. L’Asl Bari ha avuto un primo contatto con la metodologia proposta dalla Lum e ha ottenuto risultati molto interessanti. Presto verrà avviata un’analisi sull’intero reparto di Neurologia dell’Ospedale Di Venere.