Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti
Il neo presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus), Carmine Trecroci, ha espresso la sua visione per il futuro dell’ente, sottolineando l’importanza di un approccio collaborativo per ridurre l’impronta ecologica delle università italiane. Trecroci, professore di Economia presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia, ha rilasciato queste dichiarazioni durante la sua nomina avvenuta a Brescia, il 18 febbraio 2025.
Un’importante nomina a Brescia
Durante la cerimonia di insediamento, Trecroci ha descritto la sua elezione come una “grande responsabilità e una grande emozione”. Ha evidenziato il suo impegno passato nella diffusione delle buone pratiche all’interno della Rete, la quale attualmente comprende 88 università italiane dedite a migliorare la sostenibilità e a promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile in tutta la società. “La Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile è una realtà matura”, ha affermato, sottolineando il contributo significativo delle istituzioni accademiche al progresso della sostenibilità ambientale.
Trecroci ha inoltre messo in evidenza l’importanza di un lavoro sinergico tra gli atenei e le sottoreti regionali, mirando a coinvolgere non solo gli studenti, ma anche il personale docente e tecnico-amministrativo. “Vogliamo creare un vero e proprio sforzo collettivo per ridurre l’impatto ambientale delle nostre università”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di un impegno condiviso per affrontare le sfide ecologiche attuali.
Promuovere la cultura della sostenibilità
Il neo presidente ha anche sottolineato l’importanza di diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile nei territori. “Le università stanno già contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica in vari ambiti della nostra società e della nostra economia”, ha affermato. Trecroci ha espresso la sua intenzione di rafforzare questi sforzi attraverso una collaborazione interistituzionale con le pubbliche amministrazioni locali e gli organi di governo, per garantire che le iniziative intraprese possano avere successo e accelerare il cambiamento necessario.
Inoltre, Trecroci ha delineato i prossimi passi per la Rete, tra cui l’identificazione di funzioni specifiche all’interno del Comitato di Coordinamento e la creazione di collaborazioni con colleghi di altri atenei, in particolare nel Centro e nel Sud Italia. “Stiamo lavorando per costruire un programma strategico che possa guidare le nostre azioni nei prossimi anni”, ha spiegato, evidenziando la necessità di un approccio coordinato e strategico.
Il ruolo cruciale dell’università di Brescia
La Rete, istituita nel 2016 dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), rappresenta un’importante iniziativa di coordinamento tra le università italiane impegnate nella sostenibilità ambientale e nella responsabilità sociale. Trecroci ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Università di Brescia in questo contesto, evidenziando il suo impegno decennale nella sfida per lo sviluppo sostenibile. “L’Università di Brescia ha lavorato attivamente a livello nazionale e internazionale per affrontare le questioni legate alla sostenibilità“, ha affermato, promettendo di continuare a promuovere un’attenzione particolare alle trasformazioni concrete della società italiana nel prossimo triennio.