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“Urge un intervento drastico per risolvere la crisi dell’Ex Ilva”

Ministro Urso: Urgente intervento per invertire rotta dell’ex gruppo Ilva

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha presentato un’importante informativa al Parlamento riguardo alla grave crisi dell’ex gruppo Ilva. Durante il suo intervento, il ministro ha sottolineato la necessità di un intervento drastico per invertire la rotta e ha proposto la creazione di un piano siderurgico nazionale basato su 4 poli, al fine di modernizzare gradualmente gli impianti esistenti.

Il ministro ha evidenziato la situazione critica dell’impianto, affermando che la produzione nel 2023 si attesterà a meno di 3 milioni di tonnellate, ben al di sotto dell’obiettivo minimo di 4 milioni di tonnellate. Inoltre, ha denunciato che nessuno degli impegni presi è stato mantenuto, né per quanto riguarda l’occupazione né per il rilancio industriale. Durante gli anni passati, la produzione è stata progressivamente ridotta, nonostante gli accordi sottoscritti. Il ministro ha anche criticato il fatto che, anche quando la produzione era redditizia in Europa, è stata mantenuta bassa, lasciando spazio ad altri attori stranieri.

Il ministro Urso ha sottolineato l’urgenza di un intervento drastico che segni una svolta netta rispetto agli ultimi 10 anni, al fine di garantire la continuità della produzione e la salvaguardia dell’occupazione. Ha anche ricordato l’accordo del governo Conte nel 2029, affermando che nessuno che avesse a cuore l’interesse nazionale avrebbe mai accettato quelle condizioni. Ha inoltre evidenziato come la nascita di Acciaierie d’Italia con l’ingresso di Invitalia al 38% sia avvenuta con patti parasociali sbilanciati a favore del soggetto privato, definendoli “leonini”.

Il ministro ha anche criticato la richiesta di A. Mittal di un controllo condiviso sulla governance, sottolineando che questa richiesta non è accettabile né percorribile, soprattutto alla luce delle regole sugli aiuti di Stato. Ha concluso il suo intervento respingendo le aperture della multinazionale franco-indiana per una joint venture in Acciaierie d’Italia, affermando che il socio privato non ha intenzione di contribuire finanziariamente, anche se la sua quota dovesse diminuire al 34%.

Il ministro Urso ha quindi evidenziato la necessità di un intervento immediato per garantire la continuità della produzione e la salvaguardia dell’occupazione, mentre si cerca di trovare altri investitori di natura industriale. La sua informativa al Parlamento ha sottolineato l’importanza di un cambiamento radicale per rilanciare l’ex gruppo Ilva e renderlo competitivo nel settore della tecnologia green.

Redazione

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