Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 by Redazione
La recente inaugurazione di una targa commemorativa per Marco Filomeno, un giovane di 30 anni tragicamente scomparso in un incidente stradale lo scorso maggio, è stata segnata da un gesto di vandalismo che ha lasciato amici e istituzioni in stato di choc. A sole 72 ore dall’inaugurazione, le parole incise nella targa sono state sfregiate da ignoti. Un atto che non solo ha distrutto un simbolo di ricordo, ma ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e il rispetto per la memoria altrui.
Il gesto vandalico scoperto dagli amici
Nella giornata di lunedì 29 luglio, un gruppo di amici si è recato al parco Francesco Cozza, dove era stata installata la targa dedicata a Marco. È stato lì che, con grande dispiacere, hanno scoperto il danneggiamento. Le emozioni sono state forti, oscillando tra indignazione e tristezza, mentre i giovani hanno immediatamente segnalato l’accaduto alle autorità municipali. La scelta del parco Francesco Cozza come luogo di commemorazione non era casuale; il parco rappresentava un luogo significativo per la loro adolescenza, un posto dove hanno condiviso momenti importanti e costruito ricordi.
Uno degli amici ha dichiarato: “Siamo profondamente scossi e indignati per l’atto vandalico che ha distrutto la targa dedicata a Marco.” Questa affermazione evidenzia quanto fosse importante questo omaggio per coloro che hanno voluto onorare la memoria del giovane. Hanno sollecitato le istituzioni a prendere provvedimenti; non solo chiedendo un immediato ripristino della targa, ma anche un incremento delle misure di sicurezza nel parco per prevenire futuri episodi simili.
La reazione delle istituzioni municipali
L’assessore ai Lavori pubblici del municipio VIII, Luca Gasperini, ha espresso il suo sconcerto di fronte all’accaduto. “Sono sconvolto,” ha affermato, evidenziando il carattere incomprensibile del gesto. A detta dell’assessore, il vandalismo non è solo un danno materiale, ma un attacco al ricordo di una vita spezzata. Ha promesso un intervento immediato, sia per ripristinare la targa, sia per identificare eventuali misure di sicurezza più stringenti. Il suo messaggio di condanna sottolinea l’importanza di preservare la memoria e di mantenere i luoghi di commemorazione intatti.
In questo contesto, la reazione delle autorità appare fondamentale non solo per mantenere la dignità e il rispetto verso il defunto, ma anche per rinforzare il legame tra comunità e istituzioni. La rimozione delle sacche di inciviltà, come questi atti vandalici, è una priorità, e devono essere attuati passi per garantire che episodi del genere non si ripetano.
La determinazione dei familiari e degli amici
Caterina Benetti, consigliera municipale di Forza Italia e promotrice dell’installazione della targa, ha condiviso il dolore e la rabbia per il vandalismo. Ha spiegato che l’atto non solo genera indignazione, ma alimenta anche una riflessione profonda sulla società attuale. Nonostante il rammarico, ha ribadito che questi eventi non fermeranno la volontà di onorare Marco Filomeno.
Benetti ha annunciato che presto verrà installata una nuova targa, magari realizzata con materiali più resistenti. Viene quindi enfatizzata l’importanza di proteggere la memoria di Marco e di affrontare l’inciviltà con determinazione. “Spero che vengano individuati i responsabili,” ha detto la consigliera, ma ha anche evidenziato come questo evento abbia addirittura aumentato la voglia di combattere contro gli atti di vandalismo.
Il triste epilogo di una vita spezzata
Marco Filomeno ha perso la vita in un tragico incidente il 26 maggio scorso, mentre era in sella alla sua moto Yamaha, diretto al lavoro come guida turistica. L’incidente è avvenuto nella zona di Tor di Valle, dove un impatto con un’automobile ha causato la sua morte. Questo evento ha lasciato un vuoto non solo tra gli amici, ma anche nella comunità in generale.
Il giovane si era diplomato presso il liceo scientifico Primo Levi ed era noto per la sua intraprendenza sin da giovane, avendo partecipato a un viaggio studio in Inghilterra per migliorare le sue abilità linguistiche. Ha accumulato esperienze lavorative in diverse aziende, dimostrando un attaccamento al lavoro e alla cultura della sua città. Ogni aspetto della sua vita pone in evidenza l’entità della perdita subita, non solo da parte dei suoi cari, ma dall’intera comunità che aveva l’occasione di conoscerlo.