Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: In un contesto di gelosia adolescenziale, incomprensione familiare e legami con la criminalità organizzata, un padre di una tredicenne nella provincia di Bari ha intrapreso una pericolosa spedizione punitiva armata contro la presunta rivale romantica di sua figlia. Questa storia, che coinvolge una lite tra ragazzine, un padre che fatica ad accettare l’omosessualità di sua figlia e legami con un clan mafioso locale, è stata portata alla luce in un’ordinanza emessa dalla gip Ilaria Casu, che ha disposto l’arresto in carcere per il genitore della giovane e un 30enne ritenuto suo complice.
Parte 1: La Lite tra Ragazzine e l’Incomprensione di un Padre
La storia inizia a settembre 2022, quando una lite scoppia tra due ragazzine, una delle quali è la figlia di un uomo con precedenti penali per associazione di stampo mafioso. Venuto a conoscenza della lite e della presunta infedeltà di una delle ragazzine, il padre della giovane decide di affrontare la situazione a modo suo, guidato da un’incomprensione profonda e da un desiderio di vendetta.
Nonostante la giovane età di sua figlia, il padre fatica ad accettare la sua omosessualità. Quando scopre casualmente la relazione tra sua figlia e l’altra ragazza, questa rivelazione diventa il motivo della sua vendetta, come riportato negli atti giudiziari.
Parte 2: La Spedizione Punitiva Armata e l’Arresto
Nel pomeriggio di quel giorno, il padre della ragazzina, armato di un revolver calibro 38, si dirige verso la casa in cui vive l’altra giovane con la madre e la sua compagna. All’arrivo, inizia a bussare con violenza al portone e, quando la compagna della madre si affaccia dal primo piano, l’uomo spara due colpi contro di lei. Per fortuna, riesce a rientrare in casa prima che l’uomo spari di nuovo.
In casa, oltre alla madre, alla sorellina e al fratellino della ragazzina ritenuta “colpevole” del tradimento, c’è anche un’altra ragazza maggiorenne. proiettili entrano in casa passando dalla finestra, conficcandosi ovunque, anche nel soffitto e sul davanzale. Miracolosamente, nessuno rimane ferito.
A poca distanza dall’uomo che spara, c’è il suo complice e, ancora qualche metro dopo, la tredicenne tradita. Il padre, oggi 39enne, è stato arrestato per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e dai futili motivi, oltre che per porto e detenzione illegale di armi. La sua pericolosa spedizione punitiva, guidata da un’incomprensione profonda e da un desiderio di vendetta, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche.
