Veneto: un’opportunità per diventare leader nella Space Economy italiana con un potenziale di 4,5 miliardi di euro

Il Veneto punta a diventare leader nella Space Economy italiana, con un potenziale economico di 4,5 miliardi di euro e 2.400 nuovi posti di lavoro entro il 2040.
"Veneto: opportunità di leadership nella Space Economy italiana con un potenziale di 4,5 miliardi di euro." "Veneto: opportunità di leadership nella Space Economy italiana con un potenziale di 4,5 miliardi di euro."
veneto si prepara a diventare un leader nella space economy italiana, con un potenziale di 4,5 miliardi di euro da sfruttare entro il 2025

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2025 by Giordana Bellante

L’analisi condotta da Venice Sustainability Foundation (VSF) e Boston Consulting Group (BCG) mette in luce l’evoluzione del mercato spaziale globale, che ha visto un incremento significativo dal 2020 al 2023, passando da un valore di 416 miliardi di dollari a 508 miliardi. Le proiezioni indicano una crescita esponenziale, con un obiettivo di raggiungere 1.000 miliardi di dollari entro il 2040. Questo scenario offre opportunità straordinarie per il Veneto, che si propone di diventare un leader nella Space Economy italiana, con un potenziale economico stimato in 4,5 miliardi di euro e la creazione di 2.400 nuovi posti di lavoro.

Il potenziale del Veneto nella space economy

Il Veneto si distingue come una delle regioni più promettenti per lo sviluppo di un Space Hub in Italia. Lo studio intitolato “Dalla Luna alla Laguna – Esplorando il Futuro della Space Industry in Veneto” evidenzia come la regione, già nota per la sua innovazione, possa sfruttare le sue risorse per emergere nel settore spaziale. Nel 2022, il comparto aerospaziale e della difesa ha generato 1,1 miliardi di euro, rappresentando lo 0,6% del PIL regionale. Questo dato evidenzia un potenziale di crescita ancora in gran parte inespresso.

L’Italia, attualmente leader in Europa nella ricerca e produzione spaziale, vanta aziende di spicco come Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Avio. Sebbene Lazio, Piemonte e Lombardia siano attualmente i principali attori nel settore, il Veneto sta rapidamente guadagnando terreno grazie alla sua tradizione nell’ingegneria di precisione. Aziende come Zoppas Industries, Forgital e Officina Stellare contribuiscono a questo sviluppo. Le università di Padova, Venezia e Verona svolgono un ruolo cruciale nella formazione di competenze aerospaziali, offrendo programmi di ricerca avanzati e collaborando con il tessuto industriale locale. Questa sinergia tra formazione e industria è fondamentale per attrarre talenti e promuovere l’innovazione.

Strategie per lo sviluppo della space economy

Per consolidare la propria posizione nella Space Economy, il Veneto deve adottare strategie mirate. Un approccio chiave è il rafforzamento della collaborazione tra il settore pubblico e privato, che potrebbe facilitare l’attrazione di investimenti sia governativi che industriali. Inoltre, è essenziale creare sinergie tra università e aziende, permettendo così alla regione di passare dalla semplice fornitura di componenti specializzati alla produzione di sistemi spaziali complessi, come satelliti e strumenti di comunicazione avanzati.

Lo studio identifica tre direttrici principali per il futuro della Space Economy in Veneto. La prima è l’espansione delle attività esistenti, che rappresenta un approccio immediato per migliorare le capacità produttive attuali. La seconda direttrice prevede il passaggio a segmenti di mercato più complessi e redditizi, consentendo alle aziende locali di salire nella catena del valore. Infine, una trasformazione più radicale potrebbe derivare dalla ristrutturazione della filiera regionale, includendo nuovi settori come i servizi di lancio e la produzione di satelliti, aprendo così a collaborazioni strategiche con attori globali.

Confronto con altri ecosistemi spaziali

Per competere con i principali centri spaziali globali, il Veneto può trarre ispirazione da modelli di successo come la Space Coast della Florida e il Cluster Spaziale di Tolosa. Questi ecosistemi condividono elementi chiave, come la presenza di produttori di sistemi completi (OEM), il supporto governativo per la ricerca e l’innovazione, e la capacità di integrare università, istituzioni pubbliche e aziende private in progetti congiunti. Venezia e il Veneto potrebbero così diventare simboli non solo di storia e cultura, ma anche di innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile.

Il presidente di VSF, Renato Brunetta, ha sottolineato l’importanza di questo rapporto, evidenziando il potenziale del territorio come un ecosistema industriale e di ricerca d’eccellenza. Ha affermato che la space economy rappresenta un’opportunità concreta di crescita economica e occupazionale, sottolineando la necessità di un cluster spaziale coeso.

Andrea De Blasi, Managing Director e Partner di BCG, ha aggiunto che l’industria spaziale è in una fase di rinnovamento e che il Veneto, con il suo patrimonio manifatturiero e le sue eccellenze accademiche, è ben posizionato per diventare un protagonista della Space Economy. Tuttavia, ha evidenziato l’importanza di politiche mirate e investimenti in infrastrutture e ricerca per consolidare il ruolo della regione in questo settore strategico.

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