Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Francesca Monti
Introduzione:
La città di Venezia ha introdotto un contributo di accesso per i turisti giornalieri, con l’obiettivo di regolare il flusso turistico e preservare la città per le future generazioni. Nella prima giornata di sperimentazione, sono arrivate 100mila persone, di cui 8mila hanno pagato il contributo di accesso. Gli assessori al Bilancio e al Turismo, Michele Zuin e Simone Venturini, hanno dichiarato che la giornata è andata bene e che correre dei rischi è necessario per cambiare la situazione.
“Turisti informati e controlli ai varchi: la prima giornata di sperimentazione”
Titolo:
La prima giornata di sperimentazione del contributo di accesso a Venezia è iniziata con l’arrivo di frotte di turisti dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia. controlli ai varchi sono stati efficaci e la maggior parte dei turisti era informati sulla necessità di pagare il contributo di accesso o di essere esenti. turisti esenti, ovvero quelli che soggiornano in albergo e pagano la tassa di soggiorno, sventolavano il cartaceo con il QR code per dimostrare la loro esenzione. Tuttavia, alcuni turisti sono risultati sprovvisti del documento necessario e sono stati invitati a pagare i 5 euro di ticket. Questo sistema inaugura i 29 giorni scelti per l’ingresso vincolato in città, che va da oggi al 5 maggio.
“Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha difeso la decisione di introdurre il contributo di accesso, affermando che la politica non ha mai fatto nulla per regolare il turismo e che lui ha deciso di agire. Brugnaro ha chiesto scusa per il disagio, ma ha sottolineato che è necessario fare qualcosa per preservare la città per le future generazioni. Il sindaco ha anche affermato che la paura del cambiamento è legittima, ma che deve essere superata per fare progressi.
“Manifestazioni contro il contributo di accesso”
Titolo:
Circa 300 appartenenti ai centri sociali hanno protestato contro l’introduzione del contributo di accesso a Venezia, creando qualche momento di tensione quando hanno cercato di superare il cordone delle forze dell’ordine. manifestanti hanno criticato la figura del sindaco Luigi Brugnaro e l’idea di trasformare Venezia in “Veniceland”. ‘è stato anche un breve confronto tra Brugnaro e i comitati cittadini contrari al contributo di accesso, conclusosi con un abbraccio.
“Nonostante le proteste, la maggior parte dei turisti intervistati ha approvato il contributo di accesso, ritenendolo necessario per regolare il flusso turistico e preservare la città. Tuttavia, alcuni turisti hanno espresso perplessità sul tempo perso in coda per pagare il contributo o per registrarsi sulla piattaforma online. turisti esenti, come ad esempio le famiglie ospiti di parenti in Veneto, hanno dovuto registrarsi sulla piattaforma online, creando qualche confusione e qualche protesta.
” dati della prima giornata di sperimentazione”
Titolo:
Nella prima giornata di sperimentazione del contributo di accesso a Venezia, sono state registrate oltre 80mila persone, di cui solo 7mila hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono stati di persone esenti, come i cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie. controlli sono stati serrati, ma non ci sono state lamentele da parte dei turisti.
_”La sperimentazione del contributo di accesso a Venezia durerà 29 giorni, fino al 5 maggio. Durante questo periodo, verranno raccolti dati e informazioni per tarare il sistema e offrire servizi alla città. Il ricavato del contributo di accesso andrà tutto in servizi alla città, come ad esempio la manutenzione delle strade e dei monumenti. La maggior soddisfazione del sindaco Brugnaro è stata vedere i turisti sventolare il QR code d’accesso, dimostrando di aver compreso la necessità di regolare il flusso turistico a Venezia.”