Verbali segreti dei vaccini covid: l’Ue spiega il motivo

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Verbali segreti dei vaccini covid: l'Ue spiega il motivo - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2023 by Redazione

La campagna di vaccinazione anti-Covid in Europa rimane avvolta nel segreto

La gestione della campagna di vaccinazione di massa contro il Covid-19 in Europa è stata un successo per la Commissione di Ursula von der Leyen, permettendo ai cittadini di uscire dai lockdown in modo rapido. Tuttavia, nonostante ciò, la Commissione ha mantenuto un velo di segretezza su diversi aspetti della campagna. Non solo i contratti di acquisto e i messaggi tra la presidente e il Ceo di Pfizer, ma anche i verbali del comitato direttivo sui vaccini sono stati coperti da omissis.

Il ruolo del comitato direttivo nella campagna vaccinale

Il comitato direttivo, noto come Steering Board, era responsabile della coordinazione delle trattative per l’acquisto e la distribuzione dei vaccini anti-Covid. Era il punto di incontro tra la Commissione e gli Stati membri, che erano gli acquirenti effettivi dei vaccini. Nonostante l’importanza di questo organo nella campagna di vaccinazione, i verbali delle sue riunioni sono stati resi disponibili solo in parte.

I verbali coperti da omissis e le motivazioni della Commissione

L’Adnkronos ha ottenuto 27 verbali del comitato direttivo, ma la stragrande maggioranza di essi è coperta da omissis. La Commissione ha fornito due motivazioni per questa scelta: la protezione dei dati personali e la tutela del segreto commerciale. Tuttavia, la quantità di informazioni omesse è stata talmente elevata da rendere i verbali praticamente illeggibili. Nonostante le richieste di revisione della decisione, la Commissione non ha ancora fornito una risposta soddisfacente.

In conclusione, nonostante i successi della campagna di vaccinazione in Europa, la mancanza di trasparenza nella gestione e la copertura dei verbali del comitato direttivo sollevano dubbi sulle decisioni prese e sulle informazioni nascoste al pubblico. L’Ombudsman Ue ha già sollevato la questione dei ritardi nella gestione delle richieste di documenti da parte della Commissione, invitando l’esecutivo a migliorare il servizio.

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