“Vermiglio”: Il Film di Maura Delpero Designato per la Corsa agli Oscar 2025

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"Vermiglio": Il Film di Maura Delpero Designato per la Corsa agli Oscar 2025 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 by Redazione

Un potente racconto di amore e tradizione radicato nelle terre della Val di Sole, “Vermiglio” di Maura Delpero, si prepara a contendersi l’Oscar per il miglior film internazionale. Dopo aver conquistato il Leone d’argento al Festival di Venezia, il film ha suscitato un consenso quasi unanime, garantendosi una posizione di rilievo nella short list italiana.

una narrazione autentica e immersiva

la scelta della lingua e dei protagonisti

Vermiglio” si distingue per il rigoroso uso del dialetto della Val di Sole, una decisione fondamentale che conferisce autenticità alle interazioni e alle dinamiche familiari rappresentate nel film. Gli attori, per la maggior parte non professionisti, sono stati scelti con cura per ogni piccolo ruolo, contribuendo a creare un’atmosfera credibile e immersiva. Questa scelta non solo rispetta le radici culturali del racconto, ma anche arricchisce l’esperienza complessiva dello spettatore, permettendo di cogliere sfumature emotive che altrimenti sarebbero andate perdute.

La trama si sviluppa nell’ultimo anno della seconda guerra mondiale e ruota attorno al ritorno a casa di un soldato e del suo commilitone siciliano, che, dopo aver disertato, si rifugia nel paesino di Vermiglio. L’arrivo di questo “corpo estraneo” in una realtà già segnata dalla guerra diventa un elemento di conflitto e tensione, in un contesto in cui la famiglia cerca di riacquistare la propria stabilità.

un riconoscimento importante

Il successo di “Vermiglio” al Festival di Venezia, dove ha ricevuto il Leone d’argento, è stato accolto con grande entusiasmo da parte di critica e pubblico. La giuria, presieduta da Isabelle Huppert, ha messo in luce la forza della storia e l’approccio innovativo della regista, che ha saputo mescolare tradizione e contemporaneità in un’opera che si distingue nel panorama del cinema d’autore. Il film ora rappresenterà l’Italia nella selezione per gli Oscar, un traguardo che, sebbene ambizioso, testimonia l’alta qualità del lavoro svolto.

la corsa agli oscar e le sfide da affrontare

la concorrenza internazionale

A pochi mesi dalla competizione, “Vermiglio” è già al centro di dibattiti sulla sua potenziale nomination. La data cruciale del 17 dicembre 2023 segnerà un primo passo fondamentale per la pellicola, con l’annuncio della short list per gli Oscar. Tuttavia, la competizione è agguerrita; il film “Parthenope” di Paolo Sorrentino, già premiato con un Oscar per “La Grande Bellezza“, è considerato tra i favoriti, nonostante il riconoscimento ottenuto da Delpero a Venezia abbia dato visibilità e credibilità alla sua opera.

Durante gli eventi che hanno seguito l’assegnazione del Leone d’argento, Sorrentino ha espresso il suo sostegno a Delpero, sottolineando l’importanza della scelta del film da parte dell’Italia. La sua affermazione di gratitudine e ammirazione è stata un gesto significativo, di sostegno per chi, come Delpero, sta navigando le acque complesse del cinema internazionale.

il budget e le prospettive di distribuzione

Vermiglio” ha avuto un budget di circa 4 milioni di euro e ha beneficiato di vari fondi pubblici, la cui assegnazione è attualmente al centro di riforme e dibattiti nel settore cinematografico. La coproduzione, realizzata tra Cinedora, Rai Cinema, Charades Productions e Versus Production, ha reso possibile una distribuzione iniziale in 25 sale, rapidamente ampliate a cento nel fine settimana di debutto.

Non solo sul territorio nazionale, “Vermiglio” ha già trovato una distribuzione anche nel mercato nord-americano, un passo cruciale per un film di questa tipologia. L’alleanza con Sideshow e Janus Films potrebbe favorire la sua visibilità negli Stati Uniti e in Canada, un’opportunità d’oro per un’opera d’autore.

trama e theme di vermiglio

la vita nel paesino di vermiglio

La narrativa di “Vermiglio” si concentra sulla vita quotidiana in un paesino afflitto dalla guerra, esplorando i temi del ritorno e della reintegrazione. La storia rappresenta non solo il conflitto esteriore ma anche quello interiore, in cui i personaggi devono confrontarsi con le cicatrici lasciate dal conflitto e il desiderio di recuperare una normalità che pare sfuggente.

L’inserimento del commilitone siciliano nella dinamica familiare catalizza tensioni latenti, costringendo i membri della famiglia a rivedere le proprie relazioni e il significato stesso di famiglia e accoglienza. Il film, dunque, non è solo un racconto di guerra; è anche un profondo studio sui legami umani e sulla resilienza, valori di cui l’umanità ha sempre bisogno, specialmente in tempi di crisi.

l’eredità culturale e le tradizioni

Un ulteriore aspetto da sottolineare è l’importanza delle tradizioni culturali e delle usanze locali che permeano il film. Attraverso il dialetto, le pratiche quotidiane e le relazioni sociali, Delpero riesce a trasmettere non solo la storia specifica di Vermiglio, ma anche un messaggio più ampio sulla preservazione dell’identità culturale italiana. Questo elemento risuona profondamente sia a livello nazionale che internazionale, rendendo “Vermiglio” una proposta cinematografica di rilevanza nel contesto attuale.

In questo modo, il film di Maura Delpero non si limita a raccontare una storia, ma si fa portavoce di tutta una comunità e di un periodo storico che ha segnato profondamente l’umanità. Con la speranza che il 17 dicembre porti buone notizie, “Vermiglio” è già un esempio luminoso del potere del cinema di portare alla luce verità spesso trascurate o dimenticate.

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