Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Nell’area del vicentino, i comuni di Trissino e Torrebelvicino si trovano ad affrontare un crescente problema legato alla presenza di lupi nelle zone abitate. In risposta a serie di avvistamenti e attacchi a animali domestici e da allevamento, la polizia provinciale di Vicenza ha ricevuto l’autorizzazione dal Ministero dell’Ambiente e dall’Ispra per utilizzare un approccio innovativo. L’operazione prevede l’uso di pallottole in gomma per allontanare gli animali, una misura che ha suscitato diverse reazioni e preoccupazioni in merito alla sicurezza degli abitanti e al benessere della fauna selvatica.
lupi in aumento nel vicentino
Un problema in crescita
Negli ultimi anni, la presenza dei lupi nel vicentino è aumentata, con Trissino e Torrebelvicino che hanno registrato diversi avvistamenti. Questi animali, notoriamente territoriali, si avvicinano sempre più ai centri abitati, suscitando timori tra gli agricoltori e i proprietari di animali domestici. Le predazioni di pecore, capre e cani sono diventate eventi all’ordine del giorno, creando non solo disagio tra i cittadini, ma anche perdite economiche per gli allevatori nella zona.
L’importanza della fauna selvatica
I lupi sono specie protette dal punto di vista legislativo, il che rende particolarmente complessa la gestione della loro presenza nel territorio. Essi giocano un ruolo chiave negli ecosistemi, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio naturale. Tuttavia, quando la loro presenza si fa invadente e compromette la sicurezza delle persone e degli animali domestici, le istituzioni si trovano obbligate a trovare soluzioni alternative al semplice abbattimento.
l’intervento della polizia provinciale
Progetto sperimentale
Con la sperimentazione dell’uso di proiettili in gomma, la polizia provinciale di Vicenza intende incoraggiare i lupi a mantenere le distanze dalle aree popolate. Questo approccio è stato approvato per garantire un metodo di dissuasione che non provoca la morte degli animali ma li spinge a rientrare nei propri habitat naturali. Gli agenti della polizia provinciale, opportunamente addestrati, saranno i soli ad attuare questa pratica, considerando l’importanza della conoscenza del territorio e delle tecniche di sparo.
Procedure e considerazioni
La nuova misura impone che i proiettili in gomma vengano utilizzati ad una distanza non inferiore a 30 metri. Questo aspetto è cruciale, poiché garantisce che gli animali non siano gravemente feriti ed evita lesioni involontarie a persone o ad altri animali. L’operazione comporta un’adeguata preparazione degli agenti, i quali dovranno essere in grado di valutare tempestivamente le situazioni di rischio e intervenire in modo professionale.
la reazione della comunità
Opinioni contrastanti
L’introduzione di questa nuova misura ha suscitato opinioni discordanti tra i residenti dei due comuni. Alcuni cittadini esprimono sollievo per il nuovo approccio, sentendosi più al sicuro grazie a misure attive di protezione. Altri, invece, sollevano preoccupazioni riguardo all’applicazione dei proiettili in gomma e alle possibili conseguenze che potrebbero avere sugli ecosistemi locali.
Il futuro della gestione faunistica
La sperimentazione dell’uso di proiettili in gomma rappresenta non solo un tentativo di risolvere un problema immediato, ma anche un’opportunità per avviare un dibattito più ampio sulla gestione della fauna selvatica. Potrebbe rappresentare il primo passo verso una gestione equilibrata delle specie protette, combinando la protezione degli animali con la sicurezza delle comunità. Queste misure possono rivelarsi fondamentali nel delineare le politiche future relative alla fauna selvatica in Italia.