Un’iniziativa concreta per la comunità di Acireale ha avuto luogo questa mattina nella famosa Villa Belvedere, duramente colpita dalle recenti eruzioni dell’Etna. Circa una trentina di giovani stranieri, ospiti delle comunità del consorzio di cooperative sociali Il Nodo, hanno dedicato la loro giornata alla pulizia del parco comunale, dimostrando il loro impegno per l’integrazione e la rinascita dei luoghi pubblici. Gli operatori del Consorzio hanno accompagnato questi ragazzi, che includono richiedenti asilo e rifugiati politici, nel delicato compito di rimuovere la cenere vulcanica, restituendo così alla cittadinanza sentieri, aree gioco e spazi di convivialità.
La mobilitazione è iniziata poco dopo le sei di questa mattina, quando un gruppo di giovani ha cominciato ad armarsi di scope, vanghe e soffiatori per riportare in vita gli spazi della storica Villa. I partecipanti, tutti sotto i venticinque anni e provenienti principalmente dall’Africa, hanno lavorato con determinazione, rendendosi disponibili per una causa che supera il semplice volontariato: è un gesto visibile verso la comunità che li ospita.
Oumar Sangaré, giovanissimo proveniente dal Mali e in Italia da poco più di due anni, ha condiviso la propria motivazione con i reporter: “È stato faticoso, ma ci sentiamo contenti di aver contribuito in modo tangibile. Abbiamo lavorato insieme e volevamo farlo”. Le parole di Oumar riassumono il sentimento generale di tutti i partecipanti, ansiosi di rimanere nell’immaginario collettivo come agenti di cambiamento e di bene per la loro nuova casa.
Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio di cooperative sociali Il Nodo, ha rilasciato dichiarazioni sull’importanza del lavoro svolto dai giovani: “I ragazzi sono coinvolti in vari laboratori di avviamento al lavoro, dall’edilizia alla manutenzione del verde, e oggi hanno espresso il desiderio di contribuire a questo progetto di pulizia”. La giornata è stata concepita come un segno di gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per la continua integrazione che trova spazio nel territorio catanese.
La collaborazione tra il consorzio e il Comune di Acireale è un chiaro esempio di come le azioni comuni possano abbattere barriere culturali e sociali. In un contesto dove spesso si fa riferimento solo alle difficoltà degli sbarchi e alla cronaca negativa legata ai migranti, iniziative come questa mettono in luce l’impatto positivo che i giovani possono avere nelle comunità che li accolgono.
Roberto Barbagallo, sindaco di Acireale, ha partecipato all’iniziativa, sottolineando quanto sia importante il ruolo delle associazioni per l’integrazione. “Non è la prima volta che collaboriamo con il Consorzio Il Nodo e sono certo che non sarà l’ultima. L’impatto che questi ragazzi hanno avuto sulla Villa Belvedere è stato significativo, e la loro determinazione deve essere un esempio per tutti”, ha affermato durante l’evento.
La vicesindaca e assessora alle Politiche sociali, Valentina Pulvirenti, ha aggiunto che una comunità che sa accogliere e integrare ha un futuro migliore. Proprio attraverso iniziative come questa, Acireale sta tracciando un percorso verso una gestione della diversità sociale che va oltre l’emergenzialità, guardando invece a un futuro di cooperazione e crescita comune.
La giornata di oggi rappresenta non solo un gesto di cura verso un luogo simbolo della città, ma è anche un messaggio forte e chiaro di unità e di accoglienza.
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