Ultimo aggiornamento il 7 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione
Questa sera su Rai 3 andrà in onda “Villetta con ospiti”, un film diretto da Ivano De Matteo che racconta le tragiche 24 ore di una famiglia borghese con tanti segreti da nascondere. Protagonisti Michela Cescon e Marco Giallini in un ruolo inedito da “cattivo”. Un noir anomalo che vuole raccontare i difetti, le ipocrisie e gli aspetti più disumani di una famiglia apparentemente rispettabile.
Prima parte: La trama del film
“Villetta con ospiti” è ambientato nella villa di Diletta, erede di una famiglia borghese molto conosciuta in Veneto, che vive insieme al marito Giorgio, ai figli e alla madre Miranda, che abita poco distante e che viene assistita da Sonja, una badante di origini rumene. Mentre Giorgio è fuori casa per alcuni giorni, Diletta viene sorpresa durante la notte da alcuni rumori. Spaventata, prende una pistola e spara all’intruso, ferendolo gravemente e credendolo morto. Lo sconosciuto in realtà è Adrian, il figlio della badante Miranda, che era entrato nell’abitazione di nascosto per trascorrere la notte con la figlia di Diletta e Giorgio. Durante la notte, giunge alla villetta anche Sonja, preoccupata per non essere riuscita a rintracciare Adrian ma, nel frattempo, il ragazzo muore senza che Diletta e Giorgio chiamino i soccorsi. Sonja si ritrova così di fronte a un bivio: denunciare i suoi datori di lavoro o accettare i soldi che la famiglia offre pur di non telefonare alla polizia?
Seconda parte: Un ritratto spietato della borghesia italiana
Scritto e diretto da Ivano De Matteo, “Villetta con ospiti” è un noir anomalo che, come consuetudine del regista di “La vita possibile”, vuole raccontare i difetti, le ipocrisie e gli aspetti più disumani di una famiglia borghese apparentemente rispettabile. Il film è ambientato nell’arco di 24 ore e si concentra sul quotidiano dei tanti protagonisti che animano la vicenda per poi, nella seconda metà, virare verso il classico giallo da camera. Con qualche debito nei confronti di “Parasite” di Bong Joon-ho per l’evidente conflitto di classe dipinto, “Villetta con ospiti”, nonostante una seconda parte un po’ prevedibile, se non inverosimile, ha il pregio di scuotere. Ma soprattutto di mettere lo spettatore di fronte a una realtà quasi kafkiana che, paradossalmente, potrebbe capitare a tutti noi.
Terza parte: Il cast e il ruolo di Marco Giallini
Grazie a una buona sceneggiatura, scritta insieme alla moglie Valentina Ferlan, il film si configura come un oggetto davvero insolito nel panorama contemporaneo. Anche grazie a qualche atmosfera da film di genere che tanto manca nel cinema italiano di oggi. Ottimo anche il cast, da Marco Giallini a una ritrovata Michela Cescon, una delle attrici forse più sottovalutate dai nostri registi. In attesa di rivederlo prossimamente su Netflix in “A..A.B. La serie – tratta dall’omonimo film di Stefano Sollima -, per l’attore romano è arrivato il momento di rivestire i panni del suo personaggio più celebre. Ovvero il burbero vicequestore Rocco Schiavone
Con la sigaretta sempre accesa, l’inseparabile loden e il lutto insuperabile per la morte della moglie Isabella Ragonese. Da qualche settimana Giallini è infatti sul set della sesta stagione della fiction Rai tratta dai romanzi di Antonio Manzini . Nel frattempo, Rocco Schiavone è sbarcato con successo anche sulle piattaforme americane con il titolo “Ice cold murders” . ‘attore ha di recente prestato la voce per il documentario in due puntate “Lato A – La storia della più grande casa discografica italiana”. Una docuserie, su RaiPlay, che racconta la storia della RCA – storica etichetta discografica italiana. Con la sua voce calda e roca, Giallini accompagna i telespettatori in un viaggio lungo più di trent’anni attraverso le canzoni che hanno fatto la storia del nostro paese. Da “Sapore di sale” di Gino Paoli a “In ginocchio da te” di Gianni Morandi.
In conclusione, “Villetta con ospiti” è un film che racconta le tragiche 24 ore di una famiglia borghese con tanti segreti da nascondere. Un noir anomalo che vuole raccontare i difetti, le ipocrisie e gli aspetti più disumani di una famiglia apparentemente rispettabile. Grazie a una buona sceneggiatura e a un cast di prim’ordine, il film si configura come un oggetto davvero insolito nel panorama contemporaneo. Un’occasione per riflettere sulla realtà della borghesia italiana e sui conflitti di classe che ancora oggi la attraversano.