Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2023 by Redazione
Situazione umanitaria a Gaza peggiora mentre Israele espande le operazioni
Le ultime notizie provenienti da Gaza, datate 8 dicembre 2023, rivelano una situazione umanitaria sempre più critica, mentre le forze israeliane intensificano le loro operazioni nell’enclave palestinese. Da martedì, l’esercito israeliano è impegnato in “intense battaglie” con i combattenti di Hamas nella città meridionale di Khan Younis.
Arresti di massa e interrogatori
Secondo un portavoce militare, ieri sono stati colpiti 450 obiettivi nella Striscia di Gaza, mentre le forze israeliane hanno arrestato e interrogato centinaia di sospetti presumibilmente coinvolti in attività terroristiche. Le immagini che circolano sui social media mostrano una detenzione di massa di uomini costretti a inginocchiarsi per strada, indossando solo mutande e con bende sugli occhi.
Durante la notte, l’esercito ha anche colpito una cellula terroristica armata nella zona del Monte Dov in Libano e ha reagito ai lanci provenienti dalle alture del Golan, colpendo diversi obiettivi in Siria.
Miseria inimmaginabile a Gaza
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha descritto il conflitto come una causa di “perdite, distruzione e miseria inimmaginabili”. Secondo il WFP, tutti a Gaza stanno soffrendo la fame. Nonostante l’approvazione da parte del gabinetto di sicurezza israeliano di un aumento “minimo” della quantità di carburante che può entrare a Gaza, i leader globali e i gruppi umanitari sostengono che sia necessaria una maggiore assistenza per l’enclave.
Nel nord di Gaza, il 97% delle famiglie ha un consumo alimentare inadeguato, mentre nell’area meridionale l’83% sta adottando “strategie di consumo estreme” per sopravvivere, ha affermato il WFP. L’agenzia ha rivelato che un quarto delle famiglie utilizza la combustione dei rifiuti come principale fonte di combustibile per cucinare, mentre il resto si affida a legna da ardere o scarti di legno. In media, le famiglie hanno meno di mezzo litro di acqua potabile a persona al giorno nel nord di Gaza.
Consiglio di sicurezza dell’ONU si riunisce per votare risoluzione per un cessate il fuoco
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà nelle prossime ore per votare una risoluzione straordinaria richiesta dal Segretario generale Antonio Guterres. La risoluzione, proposta dagli Emirati Arabi Uniti, chiede un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza.
Mercoledì, Guterres ha invocato l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, che gli conferisce il potere di portare all’attenzione del Consiglio “qualsiasi tema che, a suo parere, minacci il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. Questa è una mossa senza precedenti da parte del Segretario generale. Guterres ha sottolineato l’urgente necessità di porre fine ai bombardamenti costanti delle forze di difesa israeliane e ha avvertito che l’ordine pubblico a Gaza potrebbe collassare completamente a causa delle condizioni disperate, rendendo impossibile anche l’assistenza umanitaria limitata.
La bozza di risoluzione, che definisce la situazione umanitaria a Gaza “catastrofica”, chiede un cessate il fuoco umanitario immediato, la protezione dei civili, il rilascio immediato e senza condizioni di tutti gli ostaggi sequestrati da Hamas e l’accesso umanitario alla Striscia di Gaza. Tuttavia, quattro bozze di risoluzione sulla guerra a Gaza sono state presentate al Consiglio sin dall’inizio del conflitto il 7 ottobre scorso e tutte sono state respinte. Gli Stati Uniti, che hanno esercitato il loro diritto di veto contro una precedente risoluzione, attualmente respingono l’idea di un cessate il fuoco, definendo una nuova risoluzione del Consiglio “non utile” in questa fase.