Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Il drammatico racconto di Alessandra, una giovane di 19 anni, ha scosso la comunità di Borghesiana. Nella notte del 29 luglio, la ragazza è stata vittima di un’aggressione sessuale da parte di due uomini. La denuncia ha portato all’arresto di un 46enne e di un 24enne, rivelando un caso complesso che richiederà ulteriori chiarimenti sulla dinamica dei fatti.
La ricostruzione della violenza sessuale
Incontro fortuito all’origine dell’incubo
Alessandra e la sua amica, entrambe giovanissime, si trovano a Borghesiana per incontrare un barista conosciuto in chat. La serata inizia in modo innocuo, ma presto si trasforma in un incubo. Mentre si trovano al bar, il 46enne emerge in scena, cercando insistentemente di avvicinarsi alla ragazza più grande. Nonostante la resistenza delle giovani, l’uomo riesce a inserirsi nel loro piano, offrendosi di aiutarle quando manifestano preoccupazione riguardo al dove pernottare.
La proposta e l’inganno
Dopo esser uscite dal bar, le ragazze si ritrovano di nuovo con il 46enne e il suo amico 24enne. In un momento di vulnerabilità, Alessandra e la sua amica accettano l’offerta dei due uomini, senza comprendere le vere intenzioni che si celano dietro di essa. Il dramma ha inizio quando si dirigono verso l’abitazione del 46enne, un luogo che diventa teatro di un’orrenda violenza.
Il racconto della vittima
L’aggressione in camera da letto
Alessandra racconta un momento angosciante: mentre si trovano in terrazza, il 46enne dica all’altra ragazza che desidera vedere un film e la invita in camera. Qui, dopo un breve dialogo, la situazione degenera: lui inizia a palpeggiarla, ignorando i suoi ripetuti “no”. La ragazza racconta di un’aggressione brutale; il suo aggressore si spoglia e la costringe, con la forza, a subire un atto di violenza sessuale.
L’intervento dell’amica e la seconda aggressione
L’amica di Alessandra si accorge che qualcosa non va e entra in camera per cercare di aiutarla, ma il 24enne blocca il suo accesso. Secondo le testimonianze, tenta anche lui di abusare della ragazza più giovane, con strategie minacciose. Alessandra e la sua amica riescono a trovare la forza di fuggire, ma il trauma subito rimarrà impresso nei loro ricordi.
Il coraggio di denunciare
Dopo il terribile episodio, Alessandra tenta di comunicare ciò che è accaduto. In un momento privato con la sua amica, la giovane decide di registrare la sua testimonianza, esprimendo la sua angoscia e la ferita emotiva. Questa scelta si rivelerà cruciale per la denuncia alle autorità, che porterà all’arresto dei due aggressori.
Le indagini e le contestazioni legali
L’intervento delle forze dell’ordine
Dopo la denuncia di Alessandra, gli agenti del distretto Casilino intervengono. Le indagini avviate dal PM Antonio Verdi conducono ben presto all’identificazione e all’arresto del 46enne, attualmente in carcere, e del 24enne, sottoposto a misure di arresto domiciliare. Ogni dettaglio nella ricostruzione dei fatti viene analizzato con cura per stabilire le responsabilità.
Le affermazioni della difesa
Tuttavia, la vicenda non è priva di complessità. L’avvocato del 24enne, Mario Murano, ha sollevato dubbi sull’attendibilità delle testimonianze. Secondo l’avvocato, esistono diversi punti da chiarire, inclusa la condotta delle due giovani. La registrazione di Alessandra, che testimonia gli abusi subiti, viene considerata da Murano come un indicativo di una possibile concertazione tra le ragazze, sollevando interrogativi sulle loro motivazioni e sull’eventuale veridicità della denuncia.
Considerazioni legali e future prospettive
Il giudice, riconoscendo la necessità di maggiore chiarezza, ha disposto approfondimenti investigativi. La difesa sostiene che i rapporti tra i due giovani e le ragazze potevano essere consensuali, un’affermazione che complicherà ulteriormente la questione legale. Le dichiarazioni e le dinamiche degli eventi continuano a essere scrutinati, poiché il processo avanza e nuove informazioni emergono.