Violenza nel carcere di Avellino: aggressione a un agente della Polizia penitenziaria con pugni e colpi di forbice

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Violenza nel carcere di Avellino: aggressione a un agente della Polizia penitenziaria con pugni e colpi di forbice - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Contesto: Un’altra giornata di tensione e violenza all’interno del carcere di Avellino si è consumata ieri pomeriggio, quando un detenuto ha aggredito un agente della Polizia penitenziaria con pugni, calci e colpi di forbice, causando ferite che hanno reso necessario il ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Avellino. ‘episodio, denunciato da Raffaele Troise, segretario Gau di Avellino, si è verificato nel reparto detenuti “protetti”, dove un detenuto ha tentato di evadere approfittando dell’apertura dello sbarramento per la consegna delle terapie serali da parte degli operatori sanitari.

‘aggressione al poliziotto e le conseguenze

‘agente della Polizia penitenziaria, nel tentativo di bloccare il detenuto in fuga, è stato colpito con violenza da pugni e calci, e successivamente ferito al collo con delle forbici. Un altro agente, intervenuto per sedare la colluttazione, è rimasto contuso. Entrambi gli agenti sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Avellino, dove sono stati medicati e dimessi con prognosi riservata.

‘aggressione al poliziotto rappresenta l’ennesimo episodio critico all’interno del carcere di Avellino, dove la tensione è ormai alle stelle a causa del sovraffollamento e delle condizioni precarie in cui vivono i detenuti. La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che il carcere ospita attualmente 637 detenuti, a fronte di una capienza massima di 507 posti.

Le denunce del segretario Gau di Avellino e le possibili soluzioni

Raffaele Troise, segretario Gau di Avellino, ha espresso solidarietà agli agenti feriti e ha sottolineato come gran parte delle criticità che si verificano quasi quotidianamente nel carcere di Avellino siano dovute al sovraffollamento. La situazione di tensione e violenza all’interno del carcere, secondo Troise, è il risultato di una gestione inadeguata delle risorse umane e materiali, che non riesce a garantire la sicurezza dei detenuti e degli operatori penitenziari.

Il segretario Gau di Avellino ha più volte denunciato la situazione di grave criticità all’interno del carcere, chiedendo interventi urgenti per risolvere la questione del sovraffollamento e migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Tra le possibili soluzioni, Troise ha proposto l’aumento del personale di Polizia penitenziaria, la ristrutturazione degli edifici e l’implementazione di programmi di rieducazione e reinserimento sociale per i detenuti.

Il caso dell’aggressione al poliziotto nel carcere di Avellino è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi critici che si verificano all’interno delle carceri italiane. Il sovraffollamento, la carenza di personale e le condizioni precarie in cui vivono i detenuti sono problemi strutturali che richiedono interventi urgenti e incisivi da parte delle istituzioni. La sicurezza dei detenuti e degli operatori penitenziari deve essere una priorità assoluta, e per questo è necessario investire risorse umane e materiali per garantire il rispetto dei diritti umani all’interno delle carceri.

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