Virginia Raggi a giudizio per calunnia: l’ex sindaca di Roma sotto accusa per dichiarazioni contro l’ex AD di Ama

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Virginia Raggi a giudizio per calunnia: l'ex sindaca di Roma sotto accusa per dichiarazioni contro l'ex AD di Ama - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Contesto: ‘ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata rinviata a giudizio per l’accusa di calunnia nei confronti dell’ex amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani. Il processo è stato fissato per l’11 settembre, come anticipato sul sito del quotidiano Domani.

La vicenda che ha portato all’accusa di calunnia per Virginia Raggi

Tutto ha avuto inizio con una serie di audio registrati di nascosto nel 2019 dall’ex AD di Ama, Lorenzo Bagnacani. In queste registrazioni, la Raggi esprimeva giudizi negativi sullo stato in cui versava la Capitale. Successivamente, Bagnacani, assistito dall’avvocato Elisabetta Gentile, ha presentato un esposto in cui faceva riferimento a “pressioni indebite” messe in atto dalla ex sindaca per ottenere la modifica del bilancio Ama.

‘esposto di Bagnacani è stato corredato da una serie di chat e registrazioni da cui emergerebbero le “richieste” della Raggi di intervenire sul bilancio. Quando è stata sentita dai magistrati nel 2022, dopo la seconda richiesta di archiviazione alla quale l’ex AD si era opposto, la Raggi ha affermato di essere stata minacciata dallo stesso Bagnacani e dall’allora assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari.

Secondo l’ex sindaca, Bagnacani e Montanari “in qualche modo” la “forzavano e minacciavano” affermando che, se non avesse approvato il bilancio come volevano loro, riconoscendo i crediti, sarebbe stata responsabile del fallimento dell’azienda, con l’intenzione poi di svenderla ai privati. Queste dichiarazioni hanno portato Bagnacani a presentare una nuova denuncia per l’accusa di calunnia.

Le dichiarazioni di Virginia Raggi e la sua posizione sulla vicenda

Virginia Raggi ha espresso sconcerto e rabbia per una vicenda che, a suo dire, è paradossale. ‘ex sindaca ha dichiarato di aver effettivamente subito enormi pressioni affinché si approvasse un bilancio che presentava molti aspetti poco chiari, ma di non averlo fatto.

La Raggi ha inoltre sottolineato di essere stata lei, in prima persona, a denunciare pubblicamente e a segnalare in Procura la situazione economica altamente critica dell’azienda, e successivamente ad affidarla a un nuovo CdA che ne ha risanato i conti. Il bilancio successivamente approvato, dopo aver sostituito i vertici della società, risultò ben diverso, con un buco di 250 milioni di Euro prodottosi dal 2003, dovuto a una gestione pregressa disattenta dell’azienda.

Infine, l’ex sindaca ha tenuto a sottolineare che, in relazione ai fatti che le vengono oggi addebitati, il PM ha chiesto prima l’archiviazione e poi una sentenza di non luogo a procedere in suo favore.

Ora, Virginia Raggi dovrà affrontare il processo per l’accusa di calunnia, che si terrà l’11 settembre. La vicenda, che ha coinvolto anche l’ex AD di Ama e l’allora assessore all’Ambiente, continua a far discutere e a tenere banco nell’ambiente politico romano.

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