Visita alla casa di riposo Santa Francesca Romana: un racconto tra storia e incontri emozionanti

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Visita alla casa di riposo Santa Francesca Romana: un racconto tra storia e incontri emozionanti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Redazione

Un semplice piano di visita a un’amica anziana si trasforma in un viaggio che attraversa Trastevere, svelando angoli storici e racconti di vita. L’incontro con la signora di 96 anni presso la Casa di Riposo Santa Francesca Romana è solo il culmine di una passeggiata che unisce cultura e cronaca.

Un imprevisto all’inizio del viaggio

Domenica mattina, un programma ben definito si è complicato a causa di un imprevisto. Un amico doveva accompagnarmi al rione di Trastevere, ma una sorpresa poco piacevole lo ha costretto ad abbandonare l’idea di usare la bicicletta. Purtroppo, il suo mezzo di trasporto era stato privato delle ruote e della catena, lasciandolo incapace di completare il tragitto pianificato. Così, ho deciso di partire da Tor Tre Teste in solitaria, salendo sulla mia bicicletta affidabile.

Nonostante la partenza solitaria, l’atmosfera di Roma e la scenografia cittadina hanno reso il percorso molto affascinante. Con una pedalata decisa, ho affrontato il tragitto di circa quindici chilometri, passando sul ponte Palatino e godendo della vista del fiume Tevere sottostante. Sulla destra, il ponte Emilio, un antico gioiello architettonico del II secolo a.C., si ergeva fiero, accompagnato dall’isola Tiberina, l’unica isola urbana del Tevere, che si stagliava con i suoi 300 metri di lunghezza.

Trastevere: un viaggio tra luoghi storici

Percorrendo il lungotevere Ripa, mi sono immerso nella storia della capitale, avvicinandomi al porto fluviale di Ripa Grande, che testimonia il grande passato commerciale della zona. La mia destinazione finale, la Casa di Riposo Santa Francesca Romana, era a poca distanza, raggiunta attraverso via Ripense e via Pietro Peretti. Questi attraversamenti si rivelavano come piccole finestre su una Roma più nascosta, meno affollata, ma ricca di storie.

All’arrivo alla Casa di Riposo, ho trovato la mia conoscente nel giardino. Con 96 anni ben portati, ha accolto la mia visita con un sorriso caloroso, condividendo una riflessione toccante sulla vita: “Amo la mia vecchiaia come le mie prime sillabazioni sul quaderno di calligrafia.” Le sue parole, cariche di saggezza, toccano l’anima, testimoniando la nobiltà del viaggiare attraverso il tempo.

La chiesa di Santa Maria in Cappella: un tesoro nascosto

Prima di lasciarla per il pranzo, ho approfittato per esplorare la piccola chiesa di Santa Maria in Cappella, un angolo sconosciuto ai più che si trova nel medesimo spiazzo di sampietrini. Il cancello al civico n. 6 del vicolo di Santa Maria in Cappella ospita una targa in marmo della casa di riposo e una in plastica della Regione Lazio che segnalano la “rete delle dimore storiche del Lazio”.

Questa chiesa, consacrata nel 1090 e in seguito restaurata, è un esempio di architettura che potrebbe sfuggire all’attenzione di chi si affretta per le vie di Trastevere. Durante il recente restauro, è stato scoperto un piccolo contenitore di ceramica contenente reliquie e una scritta medievale che attestava la presenza delle ossa dell’apostolo Pietro. La possibilità che queste reliquie siano state trasferite qui da un antipapa per sacralizzare il luogo è un racconto da brivido per gli appassionati di storia.

Passeggiando per i vicoli di Trastevere

La mia passeggiata non si è conclusa qui. Consiglio a chiunque visiti Roma di dedicare tempo a esplorare i pittoreschi vicoli che circondano Santa Maria in Cappella. Percorrendo via Pietro Peretti, si possono ammirare antichi edifici con scale caratteristiche, mentre via dei Vascellari ospita una targa commemorativa per Vincenzo Sagrestani, che ricorda una “casa libera di pesi e canone”. Altrettanto affascinante è il vicolo del Canale, noto per la sua targa che annuncia un “giardino d’inverno coperto e riscaldato”.

Una sosta a piazza dei Mercanti è d’obbligo, non solo per assaporare il celebre piatto romano presso la taverna “Meo Patacca”, ma anche per assaporare la sintesi di storie passate e attualità che questi luoghi evocano.

L’itinerario si rivela un modo unico per apprezzare la bellezza e la storia di Roma, tra piccoli tesori e incontri straordinari, un vero e proprio viaggio nel tempo tra le vie di Trastevere e oltre.

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