Ultimo aggiornamento il 6 Settembre 2024 by Redazione
Un caso di raggiro che ha destato sgomento nella comunità locale di Viterbo. Una donna di 34 anni, residente nella provincia, è stata denunciata dai Carabinieri per aver sottratto, in un periodo di due anni, circa 28mila euro a una pensionata di 63 anni affetta da invalidità. Le indagini avviate dai militari dell’Arma, in seguito alla segnalazione di un amico della vittima, hanno svelato un ingegnoso meccanismo di frode che ha approfittato delle fragilità psicologiche e fisiche della donna.
Il raggiro: un meccanismo ben congegnato
Come avveniva la frode
La 34enne era riuscita a ottenere la gestione della PostPay utilizzata dalla vittima per ricevere l’accredito della pensione. Questo accesso le ha permesso di compiere operazioni quotidiane in totale libertà, senza che la pensionata ne fosse minimamente consapevole. Attraverso questo stratagemma, la truffatrice si è dedicata a una serie di rifornimenti personali: acquisti online, ricariche per il cellulare e prelievi di contante. Il raggiro era così ben orchestrato che la donna ha svuotato progressivamente il conto corrente della pensionata, lasciandola in una situazione di vulnerabilità e disagio economico.
L’approfittamento della vulnerabilità
Il profondo impatto psicologico e sociale di questa situazione non può essere sottovalutato. La truffatrice ha perpetuato la sua frode approfittando delle condizioni di salute precarie della vittima, che a causa della sua invalidità era particolarmente vulnerabile e meno in grado di accorgersi dei movimenti sospetti sul proprio conto bancario. La frode, protrattasi per due anni, ha avuto gravi conseguenze non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sul benessere psicologico della 63enne, che si è trovata a vivere una situazione di precarietà.
L’intervento delle autorità
Le indagini dei Carabinieri
La svolta nelle indagini è giunta grazie alla segnalazione di un conoscente della vittima, che ha percepito delle anomalie nel comportamento della 34enne. I Carabinieri di Viterbo hanno avviato un’accurata indagine, che ha incluso l’analisi delle transazioni effettuate dalla PostPay del conto della pensionata. Attraverso un’attività investigativa costante e meticolosa, gli agenti hanno mappato tutti i movimenti finanziari legati alla vittima, ricostruendo il quadro complessivo della frode.
Le conseguenze legali
La denuncia formalizzata dai Carabinieri ha portato alla luce la gravità dei reati commissionati dalla donna, che ora dovrà affrontare le autorità competenti. Le accuse nei suoi confronti non sono solo di frode, ma potrebbero ampliarsi in base alle risultanze delle indagini, includendo aspetti legati all’abuso di fiducia. Questa vicenda rappresenta un duro monito sulle vulnerabilità a cui possono andare incontro le persone anziane e con disabilità, nonché sull’importanza di tutelare le loro finanze attraverso una maggiore vigilanza e protezioni adeguate.