Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Redazione
In Sicilia, l’Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata ha ottenuto un’importante sentenza dal Tar, che segna una tappa significativa nella battaglia contro l’ampliamento delle farmacie per esami e visite. Questo pronunciamento stabilisce importanti principi legali riguardo alla regolamentazione dei servizi sanitari offerti dalle farmacie, che vanno ben oltre la tradizionale vendita di medicinali.
Il Tar blocca l’ampliamento delle farmacie
La decisione del Tar Sicilia
Il tribunale amministrativo regionale della Sicilia ha recentemente pubblicato un’ordinanza che accoglie le istanze dell’Uap, affermando la necessità di una base normativa adeguata prima di consentire ai punti vendita farmaceutici di estendere i propri servizi a prestazioni sanitarie aggiuntive. Questo verdict segna una vittoria per l’associazione che, da tempo, critica il fenomeno della cosiddetta “farmacia dei servizi”, in cui si intendono le farmacie che offrono esami e visite su richiesta del cliente.
Secondo la decisione del Tar, le amministrazioni regionali non possono emanare provvedimenti che autorizzino le farmacie a erogare nuovi servizi in spazi separati da quelli dove si svolge la normale attività farmacologica. Questo chiarimento è risultato cruciale per stabilire un confine netto tra le funzioni tradizionali delle farmacie e le nuove aree di attività sanitaria, creando un quadro giuridico più solidale e rispettoso delle normative vigenti.
Implicazioni per il sistema sanitario
L’ordinanza non è solo un successo per l’Uap, ma ha vaste implicazioni per l’intero sistema sanitario siciliano e per le politiche locali. La decisione indica una chiara direzione in tema di regolamentazione e governance della salute pubblica. La sentenza del Tar verrà discussa in un’udienza pubblica fissata per il 14 gennaio 2025, mantenendo l’attenzione su questo aspetto importante del dibattito sanitario in corso.
Gli effetti di questa sentenza potrebbero influenzare anche altri contesti regionali dove l’Uap ha presentato analoghi ricorsi, ampliando la portata di questa vittoria legale e creando precedenti significativi per i futuri sviluppi normativi.
L’Uap esprime soddisfazione
Le reazioni dell’associazione
Mariastella Giorlandino, presidente dell’Uap, si è espressa con soddisfazione in merito alla decisione del Tar. Nella comunicazione ufficiale, ha enfatizzato l’importanza di seguire il principio di legalità nell’azione amministrativa. La presidente ha ribadito che tutti gli operatori sanitari e le istituzioni devono attenersi alle normative esistenti, per garantire servizi equi e di qualità.
Questo successo legale rappresenta non solo una vittoria per l’Uap, ma un passo importante nella lotta per il riconoscimento del ruolo degli ambulatori e poliambulatori, del sistema pubblico di salute e della qualità delle prestazioni. L’Amministrazione regionale e le autorità sanitarie sono quindi invitate a riflettere su questo pronunciamento e a considerare seriamente l’importanza della regolamentazione in questo settore.
Prospettive future
Mantenere il rispetto della legalità potrebbe significare una ridefinizione delle strategie adottate dalle farmacie e dai poliambulatori per operare nel settore della salute. Questa battaglia legale potrebbe aprire la strada a un confronto più ampio su come ristrutturare l’offerta sanitaria in Sicilia e in altre regioni, garantendo che ciascun attore operi nel rispetto del quadro normativo e in favore della salute pubblica.
L’attenzione sarà ora rivolta alla prossima udienza del 14 gennaio 2025, dove si discuteranno ulteriormente le questioni sollevate e si potrebbero delineare nuove linee guida per l’operato degli enti coinvolti.