Vittoria storica per i residenti di San Saba: annullata l’autorizzazione per una nuova antenna

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Vittoria storica per i residenti di San Saba: annullata l’autorizzazione per una nuova antenna - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

I residenti del quartiere San Saba di Roma possono ora tirare un sospiro di sollievo. Il Comune ha annullato l’autorizzazione per l’installazione di una seconda antenna telefonica, grazie a una mobilitazione collettiva senza precedenti. Questo avvenimento rappresenta una significativa vittoria nella battaglia dei cittadini contro l’espansione delle infrastrutture telefoniche nel contesto urbano, spesso in contrasto con la tutela del patrimonio e della salute pubblica.

la mobilitazione dei cittadini

un fronte unito contro le antenne

L’iniziativa per fermare l’installazione della seconda antenna è stata coordinata dal comitato “No antenne a San Saba”, supportato dalla “Rete comune inquilini Ater”. Questi gruppi hanno mobilitato la comunità locale, portando avanti una campagna informativa che ha messo in luce le problematiche legate alla presenza di antenne nel quartiere. I residenti, già inquieti per la prima antenna presente in vicinanza, hanno avvertito la necessità di reagire con fermezza.

È una grande soddisfazione”, hanno dichiarato i membri del comitato, contenti di aver conseguito un risultato che definiscono una “vittoria dei cittadini”. La loro azione si è fusa con un sentimento di comunità, un impegno collettivo di fronte a una decisione percepita come dannosa per il benessere e il valore immobiliare della zona.

la risposta alle preoccupazioni locali

Dal momento della proposta di installazione della nuova antenna di tipo SRB al civico 2 di via Zuccari, le preoccupazioni dei cittadini sono aumentate. Gli effetti sull’estetica del quartiere e la potenziale svalutazione delle proprietà sono stati al centro del dibattito. I membri del comitato hanno chiarito che, sebbene ci potessero essere benefici economici dalla locazione dell’antenna, questi sarebbero stati ampiamente superati dai danni arrecati al valore degli immobili.

La comunità si è unita per far sentire la propria voce, appellandosi alle autorità per garantire che il loro quartiere non diventasse un “laboratorio” per esperimenti con l’installazione di antenne. La loro battaglia si è dimostrata non solo una questione di salute pubblica, ma anche un’importante azione difensiva per la conservazione del numero di proprietà e del loro valore.

decisione dell’amministrazione comunale

un provvedimento che segna un cambio di rotta

Il 8 agosto scorso, l’amministrazione comunale ha avviato un’azione di annullamento dell’autorizzazione rilasciata per l’installazione della nuova antenna, con una mossa che ha suscitato molte discussioni. Il provvedimento ha messo in luce le fragilità del processo decisionale che aveva portato al “silenzio assenso” dell’autorizzazione iniziale. Questo elemento ha suscitato interrogativi sia sulla trasparenza che sull’efficacia dei protocolli di approvazione in merito alle infrastrutture da installare nei contesti urbani.

L’attività del dipartimento urbanistica ha rivelato che l’iter seguìto per concedere l’autorizzazione era affetto da gravi vizi istruttori. Inoltre, Iliad, l’operatore incaricato dell’installazione, non ha dimostrato che tutte le alternative disponibili fossero state considerate “impossibili o insufficienti”, come previsto dalla normativa in vigore, evidenziando così la scarsa adeguatezza del processo.

lacune nella consultazione pubblica

Un altro aspetto fondamentale emerso dal provvedimento è stato il mancato rispetto delle procedure contenute in un decreto legislativo del 2021. Questo decreto obbliga le autorità pubbliche a garantire una consultazione pubblica ben strutturata e informata, prima di procedere con l’approvazione di simili infrastrutture. La mancanza di questa consultazione ha ulteriormente legittimato le preoccupazioni sollevate dai residenti, rivelando un quadro complesso di decisioni che necessitano di maggiore attenzione e di un coinvolgimento attivo della comunità.

uno sguardo al futuro

il nuovo regolamento per le telecomunicazioni

Mentre i cittadini di San Saba festeggiano il rinnovo della loro voce e il successo nella battaglia contro l’antenna, lo sguardo è rivolto verso il futuro. Attualmente, si attende un rinnovato dibattito in Aula Giulio Cesare riguardante il nuovo regolamento capitolino per la “Regolazione della localizzazione, installazione e modifica degli impianti di telefonia mobile e tecnologie assimilabili”. Questo nuovo provvedimento intende fissare linee guida più rigide per le installazioni, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio storico e architettonico di Roma.

Cittadini e amministrazione lavoreranno insieme per garantire che le conseguenze di tali installazioni siano sempre considerate nel rispetto della salute pubblica e della qualità degli spazi urbani. Questo cambiamento normativo potrebbe segnare una tappa fondamentale per il futuro della telefonia mobile e delle infrastrutture tecnologiche nella Capitale, facendo da ponte tra innovazione e conservazione.

La battaglia di San Saba non solo ha avuto un impatto diretto sulla comunità, ma potrebbe anche rappresentare un modello da seguire per altre aree della città, dove i cittadini cercano di proteggere il loro ambiente e il loro patrimonio.

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