Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
La Dop Economy raggiunge i 20,2 miliardi di valore alla produzione nel 2022
La Direttrice Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, ha annunciato che la Dop Economy ha raggiunto un valore di produzione di 20,2 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 6,4%. Questo dato è stato presentato nel XXI Rapporto Ismea-Qualivita, che evidenzia l’importanza delle Denominazioni di Origine Protetta nell’economia italiana.
Il valore delle Dop si estende su tutto il territorio nazionale
Secondo il rapporto, il valore delle Dop è distribuito su tutto il territorio italiano, con una crescita in 18 regioni su 20. Inoltre, tutte le province italiane sono coinvolte nel circuito delle Dop economy, che rappresenta un patrimonio collettivo diffuso. Questo dimostra che le Dop non sono solo un elemento di valorizzazione economica, ma anche un fattore di coesione sociale e territoriale.
Le Dop contribuiscono all’occupazione e alla valorizzazione del territorio
Il rapporto ha anche evidenziato l’impatto delle filiere delle Dop sull’occupazione. Secondo i dati, ci sono 890.000 contratti di lavoro che ruotano attorno a questo settore, sia nella fase agricola che nella fase di trasformazione. Questo dimostra che le Dop non solo generano valore economico, ma anche un valore sociale grazie al forte legame con il territorio. Inoltre, il rapporto ha rilevato che il 32% delle 25.000 aziende agrituristiche italiane è inserito nel circuito delle Indicazioni Geografiche, dimostrando che la presenza di un marchio comunitario è un elemento di valorizzazione economica anche nelle zone montane e collinari interne più fragili e a rischio spopolamento.
In conclusione, il XXI Rapporto Ismea-Qualivita ha evidenziato l’importanza delle Dop nell’economia italiana, con un valore di produzione di 20,2 miliardi di euro nel 2022. Le Dop non solo generano valore economico, ma contribuiscono anche all’occupazione e alla valorizzazione del territorio. Questo dimostra l’importanza di preservare e promuovere le Denominazioni di Origine Protetta come patrimonio collettivo diffuso.