“Zaniolo rivela: la solitudine dei calciatori porta alla noia e al gioco”

Nicolò Zaniolo torna sulla vicenda scommesse: “Non ho mai scommesso”

Il centrocampista dell’Aston Villa e della Nazionale, Nicolò Zaniolo, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha affrontato nuovamente la questione delle scommesse che lo hanno coinvolto. Ha chiarito di non aver mai scommesso, ma di aver giocato su cose da casinò: “Comunque ho sbagliato lo stesso, non posso negarlo, ma non sapevo fosse una piattaforma illegale”.

L’immagine dei calciatori e la ludopatia diffusa

Durante l’intervista, Zaniolo ha ammesso che la vicenda delle scommesse non ha dato una bella immagine, soprattutto in un periodo in cui la ludopatia è diffusa. Ha sottolineato che i calciatori vivono una vita a doppio taglio: “Abbiamo i soldi e possiamo permetterci cose a cui la maggior parte delle persone non può arrivare, ma spesso siamo costretti a stare da soli”.

La noia e le tentazioni dei calciatori

Zaniolo ha spiegato che la noia può essere un problema per i calciatori, portandoli ad avvicinare persone sbagliate. Ha raccontato che molti di loro sono usciti di casa da bambini e si sono ritrovati in club lontani, senza la presenza dei genitori: “So di compagni che piangevano da piccoli quando si ritrovavano in club lontani da casa, senza avere vicino il papà o la mamma”. Ha inoltre ammesso che la tentazione di trasgredire può essere presente nella vita dei calciatori, ma diventa difficile da realizzare a causa dell’attenzione mediatica costante: “Trasgredire per noi diventa difficile. Ci guardano tutti”.

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